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Parmigiano Reggiano, ripartono i consumi interni: crescita dell'1,7%

"Ma nel 2014 - spiega il presidente del Consorzio - i prezzi medi al consumo sono scesi di oltre il 4%, con punte assai più rilevanti in vaste aree del Paese"

REGGIO EMILIA. In un anno segnato da forti insoddisfazioni per le quotazioni, i consumi di Parmigiano Reggiano sono cresciuti dell'1,7%. Dopo due anni di sostanziale stabilità, con una lieve tendenza alla flessione, nel 2014 il mercato interno ha dunque registrato una domanda in rialzo, con un picco particolarmente rilevante degli acquisti familiari nelle settimane a ridosso delle festività (+7%). Il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai, sottolinea poi una dinamica ancor più soddisfacente dell'export (+ 3,6%).

Il dato «del tutto insoddisfacente» è invece quello delle quotazioni all'origine, il cui calo è associato anche ad una flessione dei prezzi al consumo. «Nel 2014 - spiega il presidente del Consorzio - i prezzi medi al consumo sono scesi di oltre il 4%, con punte assai più rilevanti in vaste aree del Paese, incluse le zone di produzione e quelle che presentano i consumi tradizionalmente più elevati». Serve per il presidente un cambio di passo per un governo della produzione.

«A fronte della crisi in atto - conclude Alai - stiamo intanto intervenendo sul mercato interno con nuovi accordi con la Gdo e stiamo rafforzando ulteriormente le azioni sull'export; in tal senso contiamo anche sull'impegno che abbiamo chiesto al Governo per abbattere le barriere che ostacolano la nostra penetrazione in diversi mercati e dipendono esclusivamente da legislazioni locali che consentono anche le imitazioni e possono essere modificate solo con accordi che chiamano in causa Governi nazionali e Unione Europea a sostegno delle nostre Dop».

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