ROMA. Vola ai massimi storici il prezzo all'ingrosso dell'olio extra vergine nazionale a dicembre: supera la soglia dei 6 euro al chilo, mettendo a segno un aumento nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno del 109,3%. È quanto emerge dall'analisi trimestrale condotta dalla Borsa Merci Telematica sui dati delle Camere di Commercio e Borse Merci. Un trend dovuto ad una campagna contrassegnata da un vero e proprio crollo produttivo, spiega Bmti, nel far notare in particolare il forte aumento dei prezzi di novembre (6,25 euro/kg), con valori cresciuti del 35% rispetto ad ottobre.
Stesso trend in aumento anche per il 2015, dove le prime rilevazioni hanno evidenziato una nuova fiammata dei prezzi, sulla scia della scarsa disponibilità di prodotto italiano sul mercato. Rialzi per l'extravergine, ma anche per tutti gli altri oli di oliva: quello di sansa di oliva raffinato ha chiuso il trimestre su 1,58 euro/kg, mettendo a segno un +6% rispetto a fine settembre e +11,5% su base annua. Sul fronte degli scambi con l'estero va segnalata ancora la marcata crescita delle importazioni, che, tra gennaio ed ottobre 2014 sono aumentate in volume di oltre un terzo rispetto allo stesso periodo del 2013 (da 393 mila a 528 mila tonnellate). Un incremento imputabile al balzo degli arrivi di olio spagnolo, più che raddoppiati nell'arco di dodici mesi (da 188 mila a 467 mila tonnellate).
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