PALERMO. Si apre una settimana che potrebbe essere decisiva sul futuro dei bandi della Regione siciliana per assegnare tirocini retribuiti in azienda. A breve l’assessorato alla Formazione guidato da Mariella Lo Bello potrebbe riavviare l’iter che mette in palio oltre duemila stage pagati 500 euro al mese per sei mesi in impresa, con possibilità di assunzione al termine del periodo di pratica. Tutto passa da un conguaglio che la Regione pagherà alla società informatica che gestiva le selezioni on line, la Ett: a breve dovrebbe essere definita la somma che consentirà di chiudere il contenzioso e affidare il nuovo progetto questa volta alla società regionale Sicilia e-Servizi. L’avviso dei tirocini fa parte del Piano giovani, il progetto da cento milioni per favorire l’occupazione degli under 35. Le procedure di selezione si erano bloccate dopo il flop del progetto del 5 agosto scorso, quando il sito internet che ospitava candidature e proposte di lavoro di oltre 50 mila tra aziende e giovani andò ben presto in tilt. A quel punto la Regione revocò gli appalti alla società che gestiva il progetto, Italia Lavoro, e a quella che si occupava della piattaforma informatica, la Ett. La Regione intende adesso affidare la gestione della selezione a Sicilia e-Servizi, società informatica regionale guidata da Antonio Ingroia. Ma senza i dati delle iscrizioni di giovani e imprese, oltre 50 mila in tutto, non è possibile firmare la nuova convenzione e riavviare l'iter. Da qui la trattativa in corso che potrebbe risolversi a breve. L’appalto, affidato in via diretta, ammontava originariamente a 200 mila euro. Il dipartimento avrebbe proposto un indennizzo di circa 38 mila euro, la Ett ne avrebbe richiesti 160 mila. A questo punto gli uffici hanno affidato la valutazione del conguaglio a un soggetto terzo. Se la Ett accetterà la cifra stabilita dal gruppo di lavoro, la transazione sarà portata a termine e l’iter delle selezioni ripartirà. Al momento sono ritenute valide le due selezioni di luglio e agosto per assegnare 1.600 posti. Ma resterebbero ancora liberi poco meno di mille posti.