PALERMO. Alcuni sognano di cucirsi addosso le stellette sin da bambini, altri sentono che quello è il modo giusto per contribuire alla crescita del proprio Paese. Per le migliaia di giovani siciliani che anche questa volta tenteranno la carriera militare, indossare la divisa non sarà fare un lavoro come un altro. Si prevede un afflusso notevole di domande proprio dal Sud e dalla Sicilia in particolare per il nuovo bando di ammissione di allievi ufficiali alle accademie militari italiane per l’anno accademico 2015-16. Nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, sezione concorsi, è stato pubblicato un bando unico per accedere alle accademie che formano ufficiali delle forze armate. In palio ci sono 373 posti così suddivisi: 141 per allievi del primo anno per l’accademia dell’esercito, 108 per l’accademia navale, 84 per quella aeronautica e 40 per i carabinieri. Alcuni posti saranno riservati come sempre agli allievi delle scuole militari. Alcuni requisiti sono: essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o poterlo conseguire alla fine dell’anno scolastico 2014-2015; avere compiuto 18 anni di età e non aver superato il giorno del compimento del ventiduesimo anno di età alla data del 31 ottobre 2015; coloro i quali sono del ruolo ispettori e sovrintendenti dei carabinieri non dovranno aver superato i 28 anni di età alla data del 31 ottobre 2015; per coloro che prestano o hanno prestato servizio nelle forze armate è previsto un aumento dei limiti di età pari al servizio effettivo prestato fino alla scadenza dei termini per inviare la domanda, ma tale aumento non potrà comunque essere superiore ai tre anni; l’aumento dei limiti di età non è valido per chi partecipa al concorso per il ruolo naviganti normali dell’aeronautica e a chi appartiene ai ruoli di ispettori e sovrintendenti dei carabinieri che partecipano al concorso per ammissione al corso per ufficiali dei carabinieri. La domanda di ammissione per partecipare al concorso ammissione deve essere compilata esclusivamente secondo le modalità specificate on line sul sito dell’arma dei carabinieri e sul sito del ministero della Difesa e presentata entro il prossimo 10 febbraio. L’esame di ammissione prevede una serie di prove scritte e orali, da quella preselettiva a quella di efficienza fisica, dall’italiano alla matematica. Una grande occasione da non perdere per chi, come Veronica Badalamenti, palermitana, nutre "una passione per la divisa e per le armi sin da piccola - racconta intervenendo a Ditelo a Rgs -. Io ho una visione del militare molto particolare, per me questo è il modo di rappresentare il mio Paese e difenderlo, con la divisa". Proprio dalla Sicilia si prevede un afflusso notevole di domande, come dimostrano i dati degli ultimi concorsi dell’esercito. Il tenente colonnello Virgilio Savarino, responsabile dell’ufficio comunicazione della Regione militare Sud, intervenendo a Ditelo a Rgs, fornisce alcuni numeri significativi. "L’esercito mette a concorso ogni anno in tutta Italia circa 8000 posti suddivisi nei vari ruoli degli ufficiali, dei sottufficiali e della truppa. A fronte di tale offerta riceviamo un numero di domande differente a seconda che si tratti dei concorsi per i quali è richiesto un titolo di studio pari alla scuola dell’obbligo o per esempio al titolo di laurea con abilitazione all’esercizio della professione - spiega Savarino -. Lo scorso anno, a fronte di circa 7000 posti nei ruoli della truppa (VFP1), abbiamo avuto più 30.000 domande, di cui quasi il 50% proveniente dalle tre regioni più estese del Sud (Sicilia, Campania e Puglia). Circa il 15% arriva proprio dalla Sicilia". E non si tratta solo di richieste legate all’alto tasso di disoccupazione nell’Isola. "Qui in Sicilia c’è un retaggio storico in cui le forze armate hanno sempre rappresentato un punto di riferimento per la popolazione" aggiunge Savarino. I militari siciliani vengono impiegati dovunque la loro professionalità e le loro doti complessive lo consentano, "ma ovviamente non tutti i siciliani possono essere lavorare sul territorio dell’Isola". Cresce anche la presenza femminile nell’esercito, pari all’8% circa, con stessi diritti e doveri in tutti i ruoli dei colleghi uomini.