Lunedì 23 Dicembre 2024

Lumia: “Case dei boss ai poveri per dare uno schiaffo alla mafia”

PALERMO. “Gli appartamenti e gli alloggi confiscati alla mafia devono essere destinati ai veri poveri, ai senza casa, a chi si trova in un reale stato di bisogno. Dobbiamo dimostrare che l’antimafia può e deve diventare l’antimafia dei diritti, al servizio della povera gente”. Ad affermarlo è il senatore Giuseppe Lumia, intervenuto stamattina in diretta alla trasmissione radiofonica Ditelo a Rgs. Siciliano ed ex presidente della Commissione parlamentare Antimafia, di cui attualmente è membro come senatore  del Partito democratico: “La Commissione è al fianco dei Comuni che lavorano in questa direzione. Destinare i beni confiscati ai veri bisognosi è uno schiaffo senza precedenti al potere mafioso”. Il riferimento si collega alle ultime dichiarazioni del prefetto per l’Agenzia nazionale dei beni confiscati Umberto Postiglione che ha affermato l’intenzione di utilizzare gli oltre mille immobili confiscati in Sicilia come soluzione all’emergenza abitativa che colpisce le grandi città siciliane, in particolare Palermo. “La Commissione è al fianco di Postiglione – ha assicurato Lumia – e lo appoggerà in quest’azione”. Per fare ciò però occorre anche “essere veloci, scattanti, ma efficaci nei controlli”. “L’Agenzia può prendere contatto con i Comuni - spiega Lumia -, avviare dei protocolli di legalità e fare dei maggiori controlli affinché questi appartamenti siano assegnati veramente a chi ha bisogno e dunque poi agire speditamente”. In sintesi: meno burocrazia e controlli diretti ed efficaci, perché i rischi di infiltrazione ci sono e non sono pochi: la capacità della criminalità organizzata di controllare intere zone, interi quartieri agisce anche in questo settore. “Bisogna combattere anche su questo secondo piano ed evitare – conclude il senatore -, come avviene in molti quartieri, che i poteri criminali diventino degli intermediari, cioè che siano in grado di decidere loro chi possono o non possono avere questi beni. E questo lo si può fare solo con meno burocrazia e controlli più efficaci”.

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