ROMA. A dicembre inflazione zero. Lo comunica l'Istat confermando la stima provvisoria. L'indice dei prezzi al consumo nell'ultimo mese del 2014 fa registrare una variazione nulla sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di dicembre 2013. A novembre il tasso tendenziale era +0,2%. Il tasso di inflazione medio annuo per il 2014 è pari a +0,2%, in rallentamento di un punto percentuale rispetto al +1,2% del 2013. Lo comunica l'Istat confermando la stima preliminare. In base all'indice armonizzato per l'Ue (Ipca) il tasso di crescita medio annuo relativo al 2014 è +0,2% (+1,3% nel 2013).
Nel 2014 il cosiddetto carrello della spesa è in «netta decelerazione» rispetto al 2013. Lo evidenzia l'Istat diffondendo i dati definitivi sui prezzi al consumo: per i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona il tasso di variazione è passato dal +2,2% del 2013 al +0,3% del 2014.
L'azzeramento dell'inflazione, spiega l'Istat è da ascrivere in larga misura al netto accentuarsi del calo tendenziale dei beni energetici non regolamentati (-0,8% da -3,1% di novembre), dovuto all'ulteriore marcata diminuzione dei prezzi dei carburanti. Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'«inflazione di fondo» sale quindi a +0,6% (da+0,5% del mese precedente); al netto dei soli beni energetici scende a +0,5% (da +0,6% di novembre).
La stabilità congiunturale dell'indice generale è in sostanza la sintesi del calo dei prezzi degli energetici non regolamentati (-3,6%) - spiega l'Istituto di statistica - e del rialzo dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,6%), in larga parte condizionati da fattori stagionali. Anche l'indice armonizzato all'Ue (Ipca) non varia in termini congiunturali e diminuisce dello 0,1% su base annua, confermando la stima preliminare. L'indice Foi (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati) al netto dei tabacchi registra una variazione nulla su base mensile, un decremento dello 0,1% su base annua.
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