
ROMA. Nei prossimi mesi si riapre il cantiere sulle pensioni ed è possibile che a fianco di aggiustamenti alla riforma Fornero in direzione di una maggiore flessibilità in uscita arrivino anche risparmi sotto forma di un contributo di solidarietà sulle pensioni più alte che hanno avuto un vantaggio dal metodo di calcolo retributivo.
Intanto mercoledì la Corte Costituzionale si pronuncerà sull'ammissibilità del referendum proposto dalla Lega per l'abrogazione dell'intera riforma. Consultazione che, se ammessa, avrebbe anche l'appoggio della Cgil, come ribadito dal segretario Susanna Camusso: «È urgente rimediare a questa follia del prolungamento infinito dell'età di pensionamento» dice la leader del sindacato di Corso d'Italia, ricordando la piattaforma messa a punto con la Uil. «Sarebbe utile che il governo aprisse un confronto con noi per cambiare la legge» e «se non lo farà neppure per evitare l'eventuale referendum - avverte - voteremo sì».
La discussione, comunque, potrebbe non cominciare in tempi brevissimi ma solo una volta concluso il lavoro sul Jobs act con l'emanazione dei vari decreti attuativi della delega (il termine massimo è sei mesi).
In questi mesi peraltro dovrà essere formalizzato il cambio della guardia all'Inps con il parere delle commissioni parlamentari (non vincolante) sulla nomina di Tito Boeri alla presidenza dell'Istituto. Nomina che comunque sarà formalizzata dopo l'arrivo del nuovo capo dello Stato, dato che necessita di un decreto della presidente della Repubblica. Molto dipenderà dalle decisioni della Corte Costituzionale ma è comunque probabile che la scelta del Governo sulle modifiche alla legge Fornero in direzione di una maggiore flessibilità verso la pensione cada sul cosiddetto prestito previdenziale.
Le persone a cui mancano pochi anni alla pensione potrebbero scegliere di essere collocate a riposo in anticipo restituendo il vantaggio con un piccolo prelievo sulle rate di pensione (questa modifica potrebbe anche essere a costo zero per le casse dello Stato).
Sembra più difficile invece l'introduzione di un sistema con un passaggio verso la pensione con un periodo di part time. Tra le ipotesi che potrebbero garantire risparmi (eventualmente da utilizzare per introdurre maggiore flessibilità in uscita) c'è quella di un contributo di solidarietà su quelle pensioni (oltre una certa soglia) che hanno avuto un vantaggio dal sistema di calcolo retributivo (e sono quindi molto più alte di quanto sarebbero state con il sistema contributivo). Proposta questa sostenuta proprio da Tito Boeri un anno fa sul sito 'Lavoce.info'.
Secondo la proposta che avrebbe, secondo l'articolo di Boeri, Stefano e Fabrizio Patriarca «principi di equità distributiva e intergenerazionale» si chiederebbe «qualche sacrificio in più a chi ha avuto troppo dalle vecchie regole del sistema pensionistico».
In pratica se si fissasse la soglia ai 2.000 euro mensili di reddito pensionistico (sotto la quale non si chiede nulla) si potrebbe recuperare con un eventuale contributo di solidarietà del 20% sullo squilibrio tra quanto versato e quanto si prende oltre tre miliardi. Cifra che potrebbe salire fino a quattro miliardi se le aliquote crescessero con l'importo della pensione.
15 Commenti
vittorio Pirrello
12/01/2015 11:06
Qualcosa và fatta (e urgentemente) è mai possibile che a 60 anni, con 40 di contributi versati, si debba ancora lavorare e ritardare il subingresso ai giovani nel mondo del lavoro? Equo, giusto sano sarebbe introdurre (almen0) la quota 100, o 40 anni di contributi a prescindere l'età anagrafica per andare in quiescenza.
solidarietà
12/01/2015 13:58
un contributo di solidarietà sulle pensioni mette in discussione diritti acquisiti.sarebbe da repubblica delle banane
Fabrizio
12/01/2015 17:10
Perche avevi dubbi??? Di quali diritti stai parlando?? Quelli che avevo quando hocomonciato a lavorare (35 anni poi pensione?) oppure i 40 o i 41 poi diventati 41.6?? Enon parliamo dei diritti sul calcolo della pensione puntualmente cambiati nel corso del tempo ma solo e sempre ai soliti!!!! Per certe persone invece non si devono toccare.... Guai a voi!!! Sarebbe ora che cominciano a toccare qualcun altro ... La republica delle banane avrebbe cominciato dall alto non dal basso!!!
Franco
12/01/2015 17:05
Bisogna che il sistema sia in equilibrio. No a superpensioni he non abbiano una solida base contributiva come sottostante. E non confondiamo i "diritti acquisiti" con " abusi acquisiti". Questo si sarebbe da repubblica delle banane!
Fabrizio
12/01/2015 18:00
Esatto franco e ora che comincino a mettere regole certe e uguali x tutti .. Non se ne puo piu di continue modifiche che toccano sempre i soliti noti
tettomax
12/01/2015 17:58
tetto massimo delle pensioni pari allo stipendio del presidente della repubblica.questo si deve fare
Igino Pisoni
12/01/2015 17:59
Ho 42 anni di contributi 62 anni di eta e non posso andare in pensione da giugno sono senza nessun reddito non posso piu andare avanti al centro x limpiego mi dicono sempre che non ce lavoro chiedo aiuto ipolitici pensano solo x loro
Igino Pisoni
12/01/2015 18:14
Da giugno 2013 sono disoccupato senza reddito con 42 anni di contributi e 62 di eta e vergognoso
giuseppe
12/01/2015 20:01
Contributo di solidarietà? Ma siamo veramente alla frutta. Si è andati in pensione secondo parametri di legge ben precisi, uguali per tutti in quel periodo e i diritti acquisiti non si toccano perché si andrebbe a toccare la ns. stessa costituzione. Già le pensioni sono state portate su parametri uguali per tutti e per fare cassa si vogliono toccare quelle passate. Da pazzi. Chi parla di abusi acquisiti è un fascista rosso. No comment.
Rosario
12/01/2015 20:06
Scusate, ma per i marittimi? Nessuno ne parla.
domenico
12/01/2015 20:14
arriveremo alla pensione tutti morti-Come dice la canzone di Morandi uno su mille ce la fa. tanto poi con la pensione di morto di fame morira anche lui arrivederci al aldilà
Rita
12/01/2015 20:53
Quota 100 subito!!!!
sabrina
12/01/2015 21:50
È vergognoso... mio padre ha 41 anni di contributi pagati ha 63 anni e per la crisi ha è stato costretto a chiudere l'attivita` e nn percepisce nessun tipo di agevolazione ed è completamente a mio carico ke sono la figlia insieme a mia madre... siamo davvero nella Repubblica delle banane...
solaro antonio
13/01/2015 10:05
Ritornare alla vecchia legge io lavovro nelle celle cncelatori e non siamo riconosciuti lavoro usurante spero nella nuova riforma con l.abolizione della legge fornero
Adriana
13/01/2015 12:32
Dopo 35 anni anni di lavoro, con l'euro mi ritrovo ad essere aiutata x ccontinuare a vivere. Vi sembra dignitoso? ???????
ferruccio rivetta
13/01/2015 17:26
grazie tante a chi vuol diminuire le pensioni per solidarietà io ho lavorato 40 anni in siderurgia sabato e domenica e devo contribuire per chi non ha mai versato,allora siamo proprio dei pirla..se Boeri vuole risparmiare lo sa benissimo dove prendere i soldi...ops deve proteggere quelli che prendono più pensioni sono amici suoi e non può fare un simile affronto a quei lavativi.
ross
15/01/2015 14:35
Non capisco come man mano che cresce l'età x loro si allunga la (ASPETTATIVA) vita? Ma quale quella Eterna?
lucio di grazia
07/10/2015 21:34
Mi sembra di impazzire, il mio e' un lavoro particolarmente stressante, a 62 anni e 40 di servizio mi tocca aspettare ancora quasi 5 anni. Disgraziata Fornero e il suo staff, perché non si mettono al mio posto. Potevano almeno valutare quelli che sono nella mia stessa situazione.Vedo altri lavoratori anziani che nella mia azienda hanno mansioni paccchiane, questi possono stare fino a 100 anni.