CAGLIARI. Il Qatar potrebbe sbarcare in Sardegna non solo con il progetto dell'ex San Raffaele, l'ospedale della Gallura già ribattezzato Mater Olbia, ma anche con un interesse diretto sui trasporti aerei. Le voci su un possibile coinvolgimento della Qatar Airways nel salvataggio di Meridiana, che dopo l'accordo sugli esodi volontari è pronta a proseguire il negoziato per la fase due della vertenza, si fanno via via sempre più intense, anche se non ci sono conferme da parte del vettore sardo che è ancora alle prese con le procedure per il licenziamento collettivo. È infatti attesa per il prossimo 9 gennaio - ma ancora non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale - la convocazione al ministero dello Sviluppo economico per un ennesimo incontro sul residuo personale in esubero. L'unico a parlare era stato il Ceo della compagnia aerea del Fondo sovrano del Qatar, Akbar Al Baker, che lo scorso giugno, in un breve commento video a Linkiesta a margine dell'assemblea Iata, aveva sostenuto: «Siamo sempre stati aperti alla cooperazione. Se Meridiana vuole cooperare con Qatar Airways, noi siamo molto disponibili». Una frase sibillina che potrebbe nascondere, non tanto velatamente, uno sguardo attento verso una possibile espansione in Italia. Secondo indiscrezioni di stampa l'interesse dei qatarini, al di là dei collegamenti diretti con Olbia in vista di un incrementi dei flussi sanitari e turistici verso la Costa Smeralda, si baserebbe sull'acquisizione di almeno il 20% delle azioni della holding Alisarda Spa, che controlla il 100% della compagnia aera Meridiana Fly e soprattutto quasi l'80% della Geasar, la società di gestione dell'aeroporto olbiese. E c'è anche chi azzarda un eventuale salvataggio di Meridiana da parte della Qatar Airways sulla falsa riga dell'accordo siglato tra Alitalia e Etihad. Secondo questa tesi il principe Karim Aga Khan, detentore del portafoglio del Fondo Akfed che controlla la holding Alisarda, dopo anni nei quali ha dovuto far fronte ai debiti della compagnia, ha chiuso i cordoni della borsa e sarebbe sul punto di cedere una quota per tenere in vita il vettore, che però deve snellire il suo apparato. La procedura di licenziamento aperta il 27 ottobre 2014 per 1.478 dipendenti di Meridiana fly e 156 di Meridiana Maintenance è ancora in corso: su questi 1.634 esuberi circa 300 sono usciti volontariamente e potranno beneficiare di ulteriore anno di mobilità (per i residenti in Sardegna), di un incentivo di 15.000 euro lordi e di un carnet di biglietti aerei.