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Ars, pensioni di dipendenti e deputati:
la spesa supera i settanta milioni

Il prossimo anno il Parlamento regionale costerà 158 milioni. Ecco le voci del bilancio interno da approvare il 29

Palazzo dei Normanni

PALERMO. Aumenta la spesa per pagare le pensioni degli ex dipendenti dell'Ars che, sommata a quella per gli ex deputati supera i 70 milioni. Crescono i costi per il personale dei gruppi parlamentari, ma diminuiscono i fondi che permettevano loro di sostenere «spese pazze» (regali, viaggi all'estero, incontri e convegni), oggetto di tante inchieste.

Vengono cancellati gli intergruppi parlamentari e scompare il servizio di vigilanza di Palazzo dei Normanni. Ecco alcune delle voci del bilancio interno dell'Ars, che il Collegio dei questori sta ancora elaborando, in attesa di farlo approvare giorno 29 dal Consiglio di presidenza. È chiaro, comunque, che se la Regione andrà in esercizio provvisorio, anche la spesa dell’Assemblea funzionerà «in dodicesimi» per i prossimi quattro mesi, con il risultato che questo bilancio entrerà in vigore solo dopo l’approvazione della Finanziaria.
Il Parlamento regionale l'anno prossimo costerà 158 milioni, 2,8 milioni di euro in meno rispetto all'anno che sta per finire. I deputati costeranno 16,1 milioni contro i 16,2 del 2014: un risparmio che, sebbene lieve, toccherà i compensi per i portaborse che da 3,6 passeranno a 3,4 milioni e i rimborsi per le missioni (da 100 a 70 mila).
I tagli del Parlamento. La spesa per il personale addetto a vario titolo alle segreterie particolari delle commissioni passa da 2,8 a 2,6 milioni, mentre quella per i compensi degli esperti scende da 70 a 40 mila euro. Resta, invece, elevato il costo per le consulenze che potrà sostenere il consiglio di Presidenza (329 mila euro) e la spesa per il personale comandato (200 mila).

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