Lunedì 18 Novembre 2024

Giornali digitali, niente agevolazioni. La Fieg: «Iva al 4% pure sugli online»

ROMA. Non passa l'estensione dell'Iva agevolata alle copie digitali dei giornali e ai servizi delle agenzie di stampa, sulla linea di quanto stabilito per gli ebook. Nell'ultima versione della legge di stabilità non c'è traccia della misura richiesta a gran voce dagli editori per tentare di porre un freno all'erosione dei ricavi del settore, dando vigore alle vendite online che sono in crescita, ma non ancora in grado di bilanciare la caduta dei prodotti tradizionali. «Bene hanno fatto Governo e Parlamento - afferma la Federazione italiana editori giornali - a prevedere nella Legge di stabilità l'Iva al 4% per gli ebook, sulla base della considerazione che un libro è sempre un libro, sia esso di carta o digitale. Non si capisce perchè la stessa misura non sia stata prevista, nonostante le ripetute richieste, anche per i giornali, che sono tali, come i libri, a prescindere dal supporto». La Fieg aggiunge che «l'abbassamento dell'aliquota fiscale non sarebbe stata un'agevolazione a favore degli editori, ma a favore dei lettori-consumatori e sarebbe andata quindi nella direzione dello sviluppo del settore digitale che gli editori stanno perseguendo con ingenti investimenti». Oltre al «disappunto per l'occasione mancata», gli editori esprimono l'auspicio che «Governo e Parlamento, in tempi brevi, prevedano anche per le copie digitali dei giornali e per i servizi delle agenzie di stampa l'aliquota Iva del 4%, per superare il discriminatorio trattamento fiscale tra carta e digitale». Via libera invece nella legge di stabilità all'Iva agevolata per gli ebook, che passa dal 22% al 4%, come per i libri cartacei.

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