CASCINA. Il governo avverte i sindacati. Sul jobs act ci sarà dialogo ma non "trattativa". E' questo il messaggio del ministro del Lavoro Giuliano Poletti nell'incontro con le parti sociali convocato in vista della messa a punto dei decreti attuativi del Jobs act che potrebbero iniziare ad arrivare già nel Consiglio dei ministri del 24 dicembre. Il Governo - avrebbe spiegato in apertura il ministro Poletti secondo quanto riferito da alcuni partecipanti - nel confronto di oggi intende ''illustrare le sue posizioni, discutere con le parti sociali, raccogliere le istanze e le sollecitazioni, ma sapendo che non ci sarà nessuna trattativa. L'Esecutivo prenderà le sue decisioni nel rispetto della delega''. L'esecutivo - avrebbe spiegato Poletti - sta valutando l'ipotesi di inserire la possibilità di reintegro in azienda in caso di licenziamento disciplinare ingiustificato se il fatto materiale contestato al lavoratore ''non sussiste''. Per i licenziamenti illegittimi - avrebbe sottolineato - ci sarà unindennizzo crescente in ragione dell'anzianità di servizio. Poletti avrebbe aggiunto che però non c'è ancora una scelta sull'entità dell'indennizzo per le imprese con oltre i 15 dipendenti. E' prevista anche una conciliazione 'espressa' con una nuova indennità ed una tassazione più favorevole. Il Governo vuole, poi, unificare l'Aspi e la mini Aspi e estendere il sussidio di disoccupazione anche ai collaboratori. Ira sindacati - La Uil aspetta di leggere i testi dei decreti delegati ma, se le intenzioni del Governo sul Jobs act sono quelle esposte oggi, il sindacato promette ''lotte crescenti''.