PALERMO. Ogni anno sulle tavole dei siciliani arrivano latte, formaggi e cagliate da tutto il mondo. Bisogna favorire il consumo dei nostri prodotti incrementando la crescita degli allevamenti a cui il latte va pagato con un prezzo equo. È quanto afferma la Coldiretti nell’annunciare l’avvio delle trattative con i caseifici siciliani per l’acquisto del latte ovino. Il primo incontro si è svolto ieri nel caseificio Incardia di Trapani dove è stato stabilito un sostanziale aumento con un premio per la qualità. All’incontro erano presenti il presidente regionale, Alessandro Chiarelli, il direttore regionale, Giuseppe Campione e quello provinciale, Sergio Vallone. In pochi anni hanno chiuso moltissimi allevamenti ovini – afferma Alessandro Chiarelli - proprio perché il prezzo di vendita non è remunerativo. Con questi accordi invece, vogliamo riattivare il comparto favorendo il ripopolamento delle aree interne della nostra Regione. Gli incontri sono di carattere regionale. Nel Ragusano, proprio ieri mattina, alla presenza anche del direttore Coldiretti Pietro Greco, è stato raggiunto un accordo con il caseificio Specchietto. «È un passo importante – sottolinea anche Giuseppe Campione - ma per rimettere in moto la zootecnia siciliana occorre un progetto di filiera che riguardi anche la carne ovina e tutta la filiera. Abbiamo trovato la disponibilità dei caseificatori attenti alla tutela della salute e convinti che proprio l’acquisto e l’utilizzo del nostro latte possa aiutare tutta l’economia – conclude».