ROMA. Le vendite al dettaglio segnano a settembre 2014 una lieve diminuzione (-0,1%) rispetto al mese precedente. Lo afferma l'Istat indicando rispetto a settembre 2013 l'indice grezzo del valore totale delle vendite registra una diminuzione dello 0,5%. Nel confronto con agosto 2014, le vendite segnano un aumento per i prodotti alimentari (+0,3%) e una diminuzione per quelli non alimentari (-0,3%). Rispetto a settembre 2013, l'indice del valore delle vendite di prodotti alimentari resta invariato, mentre quello dei prodotti non alimentari diminuisce dello 0,9%. Nella media del trimestre luglio-settembre 2014, l'indice - afferma ancora l'istituto nazionale di statistica - mostra una flessione dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti. Rispetto alla forma distributiva, nel confronto con il mese di settembre 2013, le vendite diminuiscono sia per le imprese della grande distribuzione (-0,3%) sia per quelle operanti su piccole superfici (-0,8%). Inoltre, nel primi nove mesi del 2014, l'indice grezzo diminuisce dell'1,3% rispetto allo stesso periodo del 2013. Le vendite di prodotti alimentari segnano una flessione dell'1,3% e quelle di prodotti non alimentari dell'1,2%. Continua l'aumento delle vendite per i discount segnando a settembre 2014 un incremento del 3,4% in termini tendenziali, mentre diminuiscono sia quelle dei supermercati sia quelle degli ipermercati (rispettivamente -0,6% e -2,5%). È quanto segnalano i dati Istat sull'andamento del commercio al dettaglio diffusi oggi. Nella grande distribuzione le vendite di prodotti alimentari aumentano, in termini tendenziali, dello 0,1%, mentre quelle dei prodotti non alimentari diminuiscono dello 0,8%. Nelle imprese operanti su piccole superfici le vendite segnano un calo dello 0,2% per i prodotti alimentari e dell'1,0% per i prodotti non alimentari. Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non alimentari, a settembre 2014 le vendite aumentano, in termini tendenziali, per giochi, giocattoli, sport e campeggio (+0,8%) e prodotti farmaceutici (+0,2%). Per tutti gli altri comparti si registra un calo; la flessione più marcata riguarda il settore gioiellerie, orologerie (-2,1%).