PALERMO. Una Sicilia a due velocità. Da un lato c’è il primato a livello nazionale di adesioni, dall’altro l’ultimo posto in classifica per capacità di programmazione. Risultato: oltre 40 mila ragazzi aspettano un’opportunità di lavoro e i fondi europei (178 milioni di euro) giacciono non spesi. Parliamo di Garanzia Giovani, il piano per la lotta alla disoccupazione giovanile, rivolto a coloro che hanno un’età compresa tra i 15 e i 29 anni, che non studiano, né lavorano. Sono previsti tirocini, contratti di apprendistato, servizio civile e sostegno all’autoimprenditorialità.
Sicilia ultima in Italia
Secondo il report pubblicato venerdì sul sito www.garanziagiovani.gov.it la nostra Isola è il fanalino di coda a livello nazionale per attività rivolte ai giovani nell’ambito del piano europeo. L’Isola è all’ultimo posto per capacità di programmazione attuativa: siamo al 6,12 per cento. Tra le regioni rilevate la penultima in classifica è la Sardegna che fa però segnare un 31,55%. Anche sul fronte complessivo dei fondi rispetto alla programmazione la Sicilia si ferma al 14 per cento. Insomma, mentre nel resto d’Italia si pubblicano gli avvisi per avviare le misure dirette ai giovani, nella nostra Isola si fanno i conti con ritardi e colloqui a rilento.
Record di adesioni
La Sicilia primeggia per iscrizioni al piano europeo. Sono già 41.127 i ragazzi che hanno inviato la propria adesione. Molti hanno fatto ricorso alla rete, collegandosi al sito www.garanziagiovani.gov.it e completando la scheda anagrafica. Altri, invece, si sono rivolti ai centri per l’impiego. La Sicilia ha attivato il suo portale. Per accedere basta digitare www.silavsicilia.it/GaranziaGiovani e registrarsi seguendo le indicazioni.
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