ROMA. A chiedere il Tfr in busta paga sarà un lavoratore su 5 e la richiesta interesserà circa 300 mila imprese. Emerge da un'indagine Confcommercio-Format Research. Il 20% circa dei lavoratori è intenzionato a chiedere al datore di lavoro il Tfr che maturerà nel 2015. Sei su 10 (60%) utilizzeranno l'anticipo per i consumi o comunque per spese di cui si ha necessità, il 40% invece pensa di risparmiarlo magari mettendolo in banca. L'impatto del provvedimento riguarderà 300.000 imprese fino a 49 addetti «con conseguente aggravio della propria capacità finanziaria».
Bankitalia avverte: "Pensioni basse le più a rischio"
Pensioni povere, a causa delle nuove norme sul Tfr, e qualità servizi a rischio. A lanciare l'allarme sono Bankitalia e Corte dei Conti che in audizione davanti al Parlamento passano al setaccio la Legge di Stabilità e mettono in guardia il governo.
La manovra targata Renzi, che dopo le trattative con l'Unione europea è scesa da 36 a 32 miliardi come certificano i magistrati contabili, non spinge la crescita, secondo l'Istat, producendo dei benefici «marginali».
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