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Uil, Angeletti lascia dopo 14 anni: tocca al siciliano Barbagallo

ROMA. La Uil cambia guida e lancia un ultimatum al Governo sulla legge di stabilità: Carmelo Barbagallo, designato alla segretaria generale della Uil dopo le dimissioni di Luigi Angeletti nel consiglio generale di oggi, afferma che se il Governo non darà risposte il sindacato è pronto allo sciopero generale.

L'obiettivo è la mobilitazione unitaria ma perchè un'iniziativa comune sia possibile la Cgil non dovrebbe decidere già nel direttivo di mercoledì una data per la protesta. ''Ci auguriamo - ha detto Barbagallo - che la Cgil non decida già una data e che ci sia un percorso unitario sulle iniziative da fare''. Angeletti lascia la guida del sindacato dopo 14 anni e a 10 mesi dall'annuncio della rinuncia alla ricandidatura molto è cambiato sia nella politica che nel sindacato con l'arrivo di Matteo Renzi al Governo e di Annamaria Furlan alla guida della Cisl.

''Penso che la nuova segreteria - ha detto - debba fronteggiare notevoli sfide ma la prima e la più importante è dare un contributo alla ripresa dell'economia e dell'occupazione''.

Dovrà affrontare inoltre il tema della riforma contrattuale mantenendo il contratto nazionale ma valorizzando anche gli accordi territoriali e aziendali. ''Il lavoro dipendente è la base del sindacato - ha detto ancora Angeletti - non c'è nulla che può convincerci che non dobbiamo più occuparci di quelli. Dobbiamo occuparci di quelli che hanno un contratto a tempo indeterminato e anche degli altri. Dobbiamo allargare la base di rappresentanza, non sostituirla''.

Il congresso che eleggerà Barbagallo alla segreteria generale è fissato per il 19-21 novembre e a quel punto i tempi per decidere una eventuale mobilitazione dovrebbero essere stretti. ''Stiamo aspettando che il Governo risponda - ha detto Barbagallo a proposito del rinnovo dei contratti pubblici - ma non aspetteremo a lungo''. Al momento appare difficile che l'iniziativa sia unitaria perchè la Cgil con tutta probabilità mercoledì deciderà la data dello sciopero da farsi all'inizio di dicembre mentre la Cisl resta tiepida sulla possibilità di proclamare una mobilitazione generale.

''Chiediamo - ha detto ancora Barbagallo - che ci siano risorse per il pubblico impiego, che il bonus degli 80 ero sia esteso ai pensionati, asili nido piuttosto che il bonus alle mamme e riforme vere, quelle che non costano come le leggi scritte in italiano senza bisogno di circolari interpretative''. Se il Governo darà risposte parziali (e non sui dipendenti pubblici) la Uil potrebbe decidere uno sciopero del pubblico impiego e delle categorie per le quali i contratti sono scaduti.

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