Lunedì 23 Dicembre 2024

Lavoro, in Sicilia richiesti commessi: caccia al personale nella ristorazione

PALERMO. Addetti alle vendite ma anche personale che opera nel mondo della ristorazione. Sono i profili più richiesti dalle aziende che aderiscono a Confersercenti Sicilia. A darne notizia ieri il presidente regionale Vittorio Messina nel corso della trasmissione «Ditelo a Rgs». La confederazione di imprese raduna gli esercenti che operano nel commercio, nel turismo e nei servizi. Insieme ad altre associazioni di categoria è stata coinvolta nel piano europeo Garanzia Giovani. Un piano che consente ai ragazzi che hanno dai 15 ai 29 anni di potere accedere a tirocini, contratti di apprendistato ma anche al servizio civile e sostegno all’autoimprenditorialità. Nello specifico, il protocollo d'intesa siglato tra il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Confesercenti, mira a promuovere azioni concrete a sostegno dell'occupazione giovanile. «Siamo un’associazione datoriale – dice il presidente regionale Vittorio Messina – che si muove nell’ambito del comparto commercio. È fisiologico che a noi si siano rivolte le aziende che operano in questo settore con una richiesta specifica. Accanto a queste realtà ci sono, poi, anche quelle che si muovono nel settore del turismo. Mi riferisco, ad esempio, all'ambito alberghiero e a quello della ristorazione. Qui abbiamo registrato veramente un picco di richieste». Confesercenti si è impegnata a livello nazionale su due aspetti: garantire l'informazione sulle misure previste da Garanzia Giovani, anche tramite il coinvolgimento nelle attività delle sue sedi territoriali e la pubblicazione sul portale nazionale delle offerte di lavoro, apprendistato, tirocinio da parte delle imprese associate a Confesercenti. «Ci siamo attivati, come tutte le altre associazioni, in questo senso – spiega Messina -. Ma lo strumento non è partito così come annunciato, lasciando diverse aziende, che inizialmente avevano manifestato grande interesse, sfiduciate». Sempre secondo il protocollo nazionale, Confesercenti, anche tramite le proprie sedi territoriali, si è impegnata a promuovere l'utilizzo del tirocinio presso le imprese associate; per quanto riguarda invece l'apprendistato, l’intenzione è quella di realizzare azioni utili per favorirne il rilancio, coinvolgendo sempre le sedi territoriali e stipulando convenzioni con le imprese locali. Dal canto suo il ministero del Lavoro si è impegnato «a condividere ogni iniziativa di promozione del tirocinio e dell'apprendistato come strumenti prioritari di avvicinamento e inserimento dei giovani nel mercato del lavoro», così come si legge sul portale GaranziaGiovani.gov.it. Ma quali sono al momento le professionalità più ricercate in Sicilia secondo Confesercenti? Alla luce delle prime adesioni ricevute dalle aziende, tra le figure più quotate ci sarebbe quella dell’addetto alle vendite. «Abbiamo registrato numeri importanti – continua Messina -. Su Catania, ad esempio, abbiamo raccolto 300 richieste. La metà rivolta proprio alla figura dell’addetto alle vendite, l’altra metà al settore della ristorazione. Numeri significativi anche a Enna con 180 istanze. In questo caso la maggior parte delle richieste riguarda il comparto della ristorazione». Intanto prosegue a oltranza l’attesa di migliaia di giovani che aspettano ancora di essere chiamati dai centri per l’impiego per un colloquio. Il via alle adesioni per il piano Garanzia Giovani è scattato a maggio. A Palermo sono stati però convocati sinora pochissimi ragazzi. Su circa seimila persone, solo mille hanno avuto fino ad oggi la possibilità di un colloquio. Questi sono gli ultimi numeri forniti dall’ex assessore al Lavoro Giuseppe Bruno. Si era parlato di un potenziamento dei centri per l’impiego ma fino ad oggi si registrano grosse criticità, soprattutto nel capoluogo. Criticità che dovranno fare i conti anche con una scadenza. Entro fine anno, infatti, dovranno essere pubblicati i bandi per il servizio civile e per i primi tirocini. Una corsa contro il tempo. Tempo che pesa sempre di più sui quasi quarantamila giovani che hanno aderito al piano europeo contro la disoccupazione giovanile.

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