BRUXELLES. Il debito della pubblica amministrazione in Italia ha raggiunto quota 133,8% nel secondo semestre di quest'anno, pari a 2.168.855 milioni di euro. Lo ha reso noto Eurostat. Rispetto al trimestre precedente, quando era pari al 130,7% del Pil, il debito pubblico italiano ha registrato una crescita de 3,1%.
Il rapporto debito/pil italiano è il più alto tra quelli dei paesi per cui i dati sono disponibili (con il passaggio al sistema Sec 2010 mancano ancora le cifre di Grecia, Cipro, Belgio, Spagna, Austria, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria), seguito da Portogallo (129,4%) e Irlanda (116,7%), mentre i più bassi sono in Estonia (10,5%) e Lussemburgo (23,1%).
L'Italia, sempre tra i paesi per cui Eurostat è in possesso dei dati, ha registrato anche l'aumento più elevato dal primo al secondo trimestre (-3,1%), seguita da Malta (+2,7%) e Lettonia (+2,4%). Il rapporto debito/pil italiano è stato poi il terzo a crescere di più (+5,5%) rispetto al secondo trimestre dell'anno scorso, mentre record è stato per la Slovenia (+16,9%) seguita dalla Croazia (+8,5%).
I cali annui maggiori invece si sono verificati in Irlanda (-8,5%), Germania (-2,7%) e Portogallo (-2,1%). A livello di eurozona, invece, il debito pubblico rispetto al pil è salito al 92,7% contro il 91,9% del primo trimestre e il 91,7% del secondo trimestre di un anno fa. Per i 28 nel loro complesso nel secondo trimestre 2014 il rapporto debito/pil è salito all'87% dall'86% del primo e dall'85,1% del secondo trimestre 2013.
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