NEW YORK. Il governo Renzi «ha presentato una legge di bilancio per il 2015 che potrebbe portare l'Italia, assieme alla Francia, in rotta di collisione con i vertici dell'Unione europea»: è quanto scrive il Wall Street Journal, spiegando che la manovra prevede «un livello di deficit più alto per un periodo più lungo di quanto promesso in precedenza». «Italia e Francia - scrive il Wsj stanno entrambe lottando con un'attività delle imprese stagnante e un'alta disoccupazione, e sono così riluttanti a infliggere ad un'economia già debole aumenti di tasse o tagli alla spesa pubblica». «Ma la Commissione europea - prosegue il quotidiano - potrebbe contestare questa mancanza di un rigore più ambizioso nelle manovre» di Roma e Parigi. E «l'imminente scontro potrebbe mettere alla prova i nuovi poteri di controllo della Commissione sulle finanze pubbliche dei singoli stati». Questo dopo il via libera del governo alla Legge di Stabilità. La manovra è di 36 miliardi: 18 miliardi di tagli alle tasse e 15 di spending review. "La più grande riduzione delle tasse della storia della Repubblica", ha commentato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, assicurando anche "il rispetto delle regole europee". "Per come la Ue le ha spiegate - ha detto -. Se ci sono questioni specifiche comunque rispondiamo". La manovra 2015, dunque, lievita ancora. Una cifra, 36 miliardi, ben superiore a quella annunciate finora dallo stesso premier e che servirà, nelle intenzioni del governo, a riattivare l'economia. Nel provvedimento è anche prevista la norma sul Tfr in busta paga.