ROMA. I lavoratori di Italia Lavoro, società del ministero del Lavoro scenderanno in piazza mercoledì prossimo, 22 ottobre per chiedere garanzie al Governo sui 1.300 posti dell'Agenzia (800 dei quali con contratto in scadenza a dicembre). Lo fa sapere il Nidil-Cgil (la federazione degli atipici) annunciando un presidio sotto la sede del ministero del Lavoro in via Veneto. Ad oggi il ministero - si legge nella nota - non ha dato alcuna indicazione ai vertici aziendali su come comportarsi in merito al futuro dei lavoratori e, più in generale, dell'azienda. Italia Lavoro - prosegue la nota - è una società strumentale del ministero del Lavoro che oltre a gestire gran parte della programmazione europea relativa alle politiche attive del lavoro ha anche funzione di supporto alle Regioni per quanto riguarda il funzionamento dei centri per l'impiego. Ed è proprio nei centri per l'impiego che vengono utilizzati gran parte dei collaboratori a progetto in forza a Italia Lavoro''. I sindacati hanno più volte chiesto un incontro al ministero senza risposta. ''Un silenzio preoccupante da parte del ministro Poletti - prosegue il Nidil - che mentre dichiara seccato che pare non accorgersi di avere dentro casa una delle aziende che dello sfruttamento ha fatto la sua policy principale. Siamo sicuri - conclude la nota - che nessuno vuole disperdere la grande professionalità dei lavoratori di Italia Lavoro, visto che uno degli asset principali del Jobs Act è proprio la riforma dei centri per l'impiego e che Italia Lavoro, con i suoi 1300 impiegati, in questi anni è stata un faro per molte Province e Regioni. Confidiamo pertanto che dal ministero giungano finalmente risposte convincenti sul futuro dell'agenzia, altrimenti la nostra mobilitazione continuerà finché non le otterremo".