TRAPANI. «L’amministrazione comunale di Trapani sta tentando di recuperare le somme che sono venute a mancare ,circa 1 milione e 300 mila euro, che sono venuti a mancare a seguito della riduzione dell’aliquota Tasi (servizi indivisibili), riduzione che è stata apportata dal Consiglio comunale portando all’1.7 per mille l’aliquota rispetto alla proposta della Giunta comunale che era del 2,5 per mille». Lo fa osservare in una nota il sindaco Vito Damiano, il quale mette in evidenza che la Giunta comunale sta lavorando per reperire le risorse necessarie per il pareggio di bilancio. «I tagli alla spesa che l’amministrazione comunale ha avviato sin dal suo insediamento- scrive tra l’altro il sindaco- essenzialmente per rientrare nei parametri del patto di stabilità sforato negli anni 2011 e 2012( la nuova amministrazione si è insediata di fatto nell’estate del 2012) non lascia grandi margini e sta costringendo la stessa amministrazione ad operare scelte difficili ed impopolari che andranno ad incidere sulla spesa corrente, ed in particolare, sull’erogazione dei servizi». In pratica, Damiano fa osservare che la Giunta comunale sta tentando di evitare tagli che vadano ad incidere sulla popolazione più debole economicamente, fisicamente e socialmente. Ma il sindaco va oltre e osserva che la previsione degli ulteriori annunciati tagli da parte di Regione e Stato opereranno il prossimo anno a danno dei Comuni e, di conseguenza, tale manovra ha imposto anche per il Comune capoluogo l’avvio di una radicale e profonda revisione strutturale della macchina comunale anche nel reperimento di entrate che vadano oltre quelle tributarie che peraltro hanno ormai quasi raggiunto il limite massimo.Vi è quindi di fatto una corsa contro il tempo da parte dell’amministrazione comunale e ciò per evitare il commissariamento «ritenuto- scrive il sindaco- un male peggiore rispetto alle decisioni ancorché dolorose, che dovranno essere adottate dalla Giunta, in quanto i tagli che verrebbero operati dal commissario ad acta sarebbero assolutamente indiscriminati e poco rispettosi delle reali esigenze della cittadinanza». Ma Damiano confida infine nel senso di responsabilità e di maturità dei cittadini, «che possano metterli al riparo da atti ed atteggiamenti inconsulti da parte di chi abbia interesse politico e personale a diffondere malcontento per strumentalizzare uno stato di crisi sempre più diffuso che in questo difficile momento interessa tutti quanti. Ma il Partito democratico con il suo capogruppo Enzo Abbruscato mette in guardia l’amministrazione comunale puntualizzando alcuni aspetti e temendo soprattutto tagli per alcune categorie. «Adesso il Consiglio- scrive Abbruscato- sarà chiamato a delle scelte in zona cesarini e mettere le mani avanti nel caso in cui l’amministrazione dovesse assecondare tagli generalizzati ai servizi sociali (assistenza economica agli indigenti e servizi alla persona) o sottrarre risorse all’Unione della maestranze dei Misteri e poi lasciare tutto com’era all’Ente Luglio musicale». «Il consiglio comunale- dice il capogruppo del PD- ha la possibilità ed il dovere di riparare gli errori temporali dell’amministrazione comunale e lo può fare mettendo in gioco l’integrazione dovuta, a termini di legge, delle proprie indennità di presenza, circa 300 mila euro. E sul problema del gettone di presenza era intervenuto proprio recentemente in una delle ultime sedute consiliari i consigliere del Nuovo centrodestra Totò La Pica. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA.