PALERMO. Quasi novanta nuovi posti di lavoro e una ricaduta economica sul territorio di Caltagirone superiore ai 4 milioni di euro l’anno. Sono le stime fornite da Renovo, una società che ha deciso di investire in Sicilia per realizzare un polo integrato dedicato alla bioedilizia, al riciclo del legno e alle energie rinnovabili da biomasse vergini. Una realtà all’avanguardia e che potrebbe anche diventare la prima esperienza in Italia su questo fronte. Il progetto integrato di Renovo Bioenergy per la zona industriale di Caltagirone è stato presentato ieri ai Cantieri culturali della Zisa di Palermo, nel corso del convegno promosso da Legambiente «Energie rinnovabili per il Mediterraneo». L’impianto dovrebbe entrare in funzione entro il 2016. I lavori per la realizzazione dell’opera partiranno già dal primo trimestre del prossimo anno. Il biodistretto di Caltagirone, in particolare, prevede la costruzione di un vero e proprio polo sostenibile integrato ad elevata autonomia energetica. Per la sua realizzazione è stato previsto un investimento di 35 milioni di euro. In pratica, si punterà da un lato alla valorizzazione dei residui agricoli e forestali a livello locale nel settore della bioedilizia. Sarà quindi realizzato un prodotto innovativo, un pannello termoisolante, che sfrutta alcune fibre del legno. Questo andrà a sostituire il poliuretano espanso o il poliestere con una notevole riduzione del fabbisogno energetico. Saranno chiamati in attività 89 lavoratori (tra diretti, indiretti e indotto), scelti principalmente all’interno delle fasce svantaggiate: mamme senza lavoro, ex detenuti, categorie protette.