BARCELLONA POZZO DI GOTTO. C’è una scelta di politica aziendale dietro l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo per 89 dei 132 dipendenti del Gruppo Bonina, che operano all’interno delle quattro piattaforme logistiche di distribuzione merci, gestite dal Csrs Spa-Centro supermercati Sicilia.
Lo conferma l’imprenditore Immacolato Bonina, che in 20 anni di attività ha creato un gruppo che raccoglie 43 punti vendita della rete Sigma e Mercati Alimentari, in Sicilia e Calabria. «Abbiamo predisposto un nuovo piano aziendale - afferma Bonina - per contrastare il momento di crisi e le difficoltà legate soprattutto alla carenza di liquidità, predisponendo una riduzione del personale direttamente assunto dalla società, che è attualmente impegnato nella gestione della logistica e dei trasporti, per esternalizzare questi servizi, affidandoli ad altre imprese». Una di Barcellona si occuperà dei trasporti, mentre sarà costituita una cooperativa che secondo Bonina potrà riassorbire gran parte degli operai impiegati presso i centri di distrubuzione. «Così come comunicato alle organizzazione sindacali nella lettera inviata nei giorni scorsi - prosegue l’imprenditore - gran parte del lavoratori manterranno il loro impiego, ma avranno un datore di lavoro che sarà diverso dalle società collegate al gruppo Bonina. Il nostro rapporto sarà direttamente con la cooperativa, che gestirà poi il lavoro dei soci-lavoratori, secondo criteri definiti all'interno della struttura».
Secondo Bonina quindi gran parte degli 89 dipendenti della Csrs Spa non perderanno il loro posto di lavoro, se si adegueranno alle regole che si darà la cooperativa composta dagli stessi lavoratori. Il massimo esponente del gruppo conferma la ripresa, dopo un periodo di crisi di liquidità, soprattutto nei rapporti con i fornitori, che ha creato ritardi nel pagamento degli stipendi e delle commesse: «Abbiamo avviato un piano di rientro - afferma ottimisticamente - che procede secondo i nostri piani e nell’arco di qualche mese dovremo superare definitivamente la fase di maggiore crisi».
Il crollo del 30 per cento del fatturato aziendale porterà quindi al licenziamento di 22 autisti, 58 addetti al magazzino, 7 direttori di magazzino e 2 impiegati dello stesso settore nelle centri logistici di Barcellona, area Asi di San Filippo del Mela e ortofrutta di Giammoro e Villafranca. Si attendono adesso le reazioni dei sindacati.
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