Lunedì 23 Dicembre 2024

Business del pulito, Italia leader mondiale dei produttori

MILANO. È un made in Italy da primato mondiale per i numeri e davvero di eccellenza per la qualità quello del settore di produttori di macchinari per il lavaggio e stirerie. Si tratta di un mercato che vale oggi solo in Italia oltre 4 miliardi di euro, ma dove nel mondo il 70% della produzione di macchine per il lavaggio a secco è italiana. Il business del pulito muove inoltre un indotto importante: oltre 15.000 lavanderie e lavasecco sul territorio nazionale, con circa 35.000 addetti, per un fatturato di 1,5 miliardi. E' a questo settore che si rivolge EXPOdetergo International, manifestazione internazionale inaugurata oggi a FieraMilano di Rho e che resterà aperta fino a lunedì 6. Vi partecipano 298 aziende, di cui 127 estere provenienti da 21 Paesi su una superficie espositiva di oltre 17.000 metri quadrati. "Si tratta di un settore - ha detto presentando la rassegna Luciano Miotto, Presidente di EXPOdetergo International, che l'ha inaugurata insieme al parlamentare europeo Alessandra Moretti - nel quale l'Italia ha molto da dire. Il nostro Paese detiene la leadership per quanto riguarda la produzione di macchinari per il lavaggio a secco e anche quelli per il lavaggio ad acqua stanno crescendo. EXPOdetergo International è lo specchio di un mercato tornato a crescere. I ricavi dei produttori di apparecchiature e macchine per lavanderie e stirerie hanno infatti finalmente recuperato i livelli del 2008, ma è soprattutto per gli utilizzatori che si registra un trend positivo. Infatti le lavanderie industriali nel quinquennio 2008-2012 vedono una crescita di 19 punti percentuali, e quelle commerciali del 6%". Durante la rassegna troverà poi il culmine la campagna "Notate La Differenza?" che Assofornitori ed EXPOdetergo International portano avanti da tempo e che parte dal presupposto che (come dimostrano le stime di Ambiente Italia), il tovagliato in tessuto - rispetto a plastica e carta - consente un risparmio del'80% di risorse materiali non rinnovabili, del 60% di risorse energetiche non rinnovabili, del 60% di acqua, del 55% di emissioni di gas a effetto serra e del 75% di rifiuti prodotti.

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