ENNA. Ottobre si avvicina e il mese delle castagne porta con sè in dote la scadenza di una decisione definitiva fra AcquaEnna e i Comuni del territorio. Il tema riguarda il deposito cauzionale di 25 euro per contratto lamentato dalla società che gestisce il servizio idrico. Come è noto in primavera, mese di maggio, AcquaEnna inserì in fattura tale richiesta di pagamento e da parte degli utenti il malcontento si fece sentire a chiare lettere. Protestarono anche i sindaci e solo una mediazione del prefetto Ferdinando Guida riuscì a stemperare gli animi con l'impegno di spostare ogni decisione a ottobre. Gli utenti hanno protestato perchè si ritengono raggirati considerato che tale deposito cauzionale lo hanno già versato ai gestori del servizio precedenti ad AcquaEnna. Per esempio ad Enna tale deposito venne versato all'Asen e non a caso l'attuale commissario liquidatore inserisce nei prospetti contabili dell'azienda circa 400 mila euro a debito per pagare eventuali richieste di rimborso del deposito cauzionale. Su questo fronte è già scesa in campo Assoconsumatori che rispetto al problema ha le idee chiarissime: «La cauzione è stata già pagata e non può essere ripagata una seconda volta. Questa tesi - dice il responsabile provinciale Pippo Bruno - l'abbiamo già sostenuta con forza nel maggio scorso». ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA