Lunedì 23 Dicembre 2024

Confcommercio, aumento dei consumi a luglio: "Ma il quadro del Paese resta critico"

ROMA. Lieve ripresa dei consumi a luglio, ma il quadro economico resta debole e contraddittorio. È quanto si evince dai dati dell' indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) che a luglio registra una crescita dello 0,3% rispetto a giugno e un calo dello 0,1% tendenziale. Il quadro congiunturale resta comunque «fiacco e ricco di contraddizioni» ed è ancora «prematuro parlare di inizio di una fase di recupero della spesa delle famiglie» afferma l'Ufficio Studi di Confcommercio. «I deboli segnali di miglioramento sul versante dei consumi sono offuscati dal terzo calo consecutivo della fiducia, con l'indice che torna nel mese di agosto sui valori di marzo» rileva l'ufficio studi di Confcommercio.  «La produzione industriale - osserva Confcommercio - non mostra un deciso recupero e i dati mensili sull'occupazione sono caratterizzati da una perdurante alternanza valori positivi e negativi; inoltre, il sentiment delle imprese ad agosto è tornato a scendere, condizionato dalle aspettative negative manifestate dagli operatori di tutti i settori economici, dopo che a luglio aveva registrato un significativo miglioramento». Nel dettaglio dei consumi luglio su giugno, si registrano le seguenti variazioni: per i beni e servizi per la mobilità (+1,9%), per gli alimentari e bevande e tabacchi (+0,9%). In lieve incremento i beni e servizi per le comunicazioni (+0,4%), i beni e servizi ricreativi (+0,3%), i beni e servizi per la cura della persona (+0,2%) e l'abbigliamento e le calzature (+0,1%). Si è, invece, ridotta a luglio la spesa per gli alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (-0,4%) e per i beni e servizi per la casa (-0,3%).  Mentre su base annua, si rilevano variazioni positive per i beni e servizi per le comunicazioni (+5,2%), per i beni e servizi per ricreativi (+0,9) e per i beni ed i servizi per la mobilità (+0,3%). Un aumento, seppur modesto, si è registrato anche per gli alimentari, bevande e tabacchi (+0,2%).  Una riduzione dei consumi ha interessato i beni e servizi per la casa (-1,7%), gli alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (-1,1%), l'abbigliamento e le calzature (-1,1%) che permangono in territorio negativo nonostante il periodo dei saldi.

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