Venerdì 15 Novembre 2024

Due milioni di italiani pagano il fisco a rate, boom di adesioni a luglio

ROMA. Il fisco piace a rate. E in momenti  di crisi e scarsa liquidità si preferisce dilazionare. Anche  perchè chiedere le rate è sempre più semplice. Così lo scorso  mese di luglio, mese di intenso lavoro per chi deve riscuotere,   ha visto un vero e proprio record di adesioni: 156.000 comunica  Equitalia. Con una media mensile doppia rispetto ai primi 6 mesi  dell'anno. E dal 2015, comunica il gruppo di riscossione,  rateizzare sarà ancora più facile perchè la cartella Equitalia  arriverà a casa già con il piano a rate. Ma i consumatori  evidenziano che c'è poco da gioire.
Le tante richieste dipendono  proprio dalla crisi, anche se pesa, come sottolinea la Cgia, una  pressione fiscale sempre maggiore: dal 1980 il peso del fisco è  salito di 12,6 punti percentuali, dal 31,4% al 44%, come  previsto dal Def stesso. Con un impatto per le imprese italiane  di oltre 110 miliardi di euro l'anno.     La rateizzazione - spiega Equitalia che da tempo è impegnata  nel programma 'fisco amicò - si conferma quindi lo strumento  più utilizzato per pagare le cartelle. Ad oggi sono attive 2,4  milioni di rateizzazioni per un controvalore di 26,6 miliardi di  euro. Più della metà delle riscossioni di Equitalia oggi avviene  tramite il pagamento dilazionato. Circa 76,9% delle  rateizzazioni in essere riguarda persone fisiche, il restante  23,1% società e partite Iva. Considerando gli importi, il 65,9%  è stato concesso a imprese e il 34,1% a persone fisiche. Il  70,8% delle rateizzazioni riguarda debiti fino a 5.000 euro, il  26,2% debiti tra 5.000 e 50.000 euro e il 2,9% oltre 50.000.    
La Lombardia guida la «classifica» delle regioni con oltre  384 mila rateizzazioni attive per un importo di 5,5 miliardi,  seguita dal Lazio (305 mila per un importo di 3,7 miliardi),  dalla Campania (265 mila per un importo di 3,2 miliardi di euro)  e dalla Toscana (231 mila per un importo di 1,9 miliardi).     Nel 2015 inoltre cominceranno a essere notificate le cartelle  con allegati i piani di rateizzazione precompilati del debito  che possono essere concessi in base ai parametri previsti dalla  legge. Il contribuente potrà scegliere di saldare in un'unica  soluzione oppure aderire al piano di pagamento più adatto alle  sue esigenze e alle sue disponibilità economiche. «Si tratta -  dice Equitalia - di un nuovo passo avanti per migliorare il  rapporto con i contribuenti che non dovranno più recarsi allo  sportello o simulare il piano di ammortamento dal sito Internet,  ma potranno avere a disposizione tutti gli elementi per decidere  come pagare contestualmente alla notifica della cartella».     Dati poco confortanti arrivano anche sul fronte delle entrate  tributarie e contributive, che nel primo semestre del 2014 sono  scese dello 0,4%, vale a dire 1,26 miliardi di euro in meno per  le casse dello Stato rispetto ai primi sei mesi del 2013. «Gli  effetti della recessione continuano a dispiegare gli effetti sul  sistema di imprese, soprattutto quelle che vivono di domanda  interna, costringendole a chiudere o ad affrontare l'ultimo  estremo tentativo: quello di rimanere aperte, chiedendo la  rateizzazione ad Equitalia», commenta così Confcommercio, che  vede nel calo delle entrate un «dato da allarme rosso». 

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