PALERMO. In Sicilia nei primi sei mesi del 2014 diminuisce il ricorso alla cassa integrazione (-30,67% rispetto allo stesso periodo del 2013), cresce l'indennità di disoccupazione e il 32% della popolazione è povero. È quanto emerge dal Report della sede regionale dell'Inps sulle ore di cassa integrazione autorizzate da gennaio a giugno di quest'anno in Sicilia. L'Istituto nel primo semestre ha autorizzato 13 milioni 906 mila ore di trattamento di integrazione salariale (sono stati 20 mln 059 mila nello stesso periodo del 2013) pari a -30,67%. In particolare le ore di cig ordinaria sono state 3 mln 378 mila (-32,09% rispetto al 2013); quelle di cig straordinaria, invece, pari a 4 mln 560 (-30,91%), mentre la cig in deroga pari a 5 mln 967 (-29,66%). Le domande presentate all'Inps per ottenere l'indennità di disoccupazione sono state 58 mila 311 nei primi sei mesi del 2014 contro 41.101 del 2013 per l'Aspi (Assicurazione sociale per l'impiego) e 25.248 per la Mini-Aspi (7.908 nel 2013). «Siamo in presenza di uno scenario che è cambiato - ha detto il presidente del Comitato regionale dell'Inps Franco Gioia -. Sul piano economico in alcuni settori ci sono barlumi di ripresa, come l'agroalimentare e il manifatturiero, ma i settori tradizionali non reggono e questo lascia pensare che continuano ad operare nel sommerso. Nel 2013 hanno chiuso 3.800 aziende in Sicilia. La cassa integrazione è diminuita ma questo è un dato negativo perchè è aumentata la disoccupazione e il numero di quanti vivono in condizioni di disagio sociale: la soglia di povertà è pari al 32%. È un dato che è destinato a crescere se le aziende continuano a chiudere».
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