Sabato 04 Maggio 2024

Fiat, Burrafato scrive a Letta: "A Termini situazione drammatica"

TERMINI IMERESE. In una lettera al premier Enrico Letta e ai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, il sindaco Totò Burrafato ricorda che «nel profondo sud esiste Termini Imerese». E lancia un appello perchè «tutte le cariche istituzionali sappiano la situazione difficile e al limite della sopportabilità che vive Termini Imerese». «Non venga mai più nessuno a dire «Non ci avevamo pensato o Stavamo lavorando per...» - scrive il sindaco - perchè c'è il rischio concreto che la disperazione di questi giorni trasformi una crisi industriale e occupazionale in una crisi di sistema con ovvie e drammatiche ripercussioni sull'ordine pubblico». «La nostra città è davvero in ginocchio - avverte - non può più attendere e abbiamo bisogno di quelle risposte concrete che ad oggi non ci sono state ancora date». «Termini Imerese vive una stagione difficile - aggiunge - segnata dalla dismissione dello stabilimento Fiat e che ancora oggi non trova una ricetta utile per poter portare al reimpiego dei lavoratori che da troppe settimane sono con le braccia incrociate in cassa integrazione». E allora «proprio in queste ore in cui stanno definendo le agende politiche e si stanno individuando le priorità e le risorse da mettere a servizio dello sviluppo del territorio e anche tutte le misure per contrastare la disoccupazione». Burrafato sollecita «attenzione alle vertenze sull'area industriale di Termini Imerese». «A Grasso, soprattutto, siciliano e già procuratore nazionale antimafia - dice il sindaco - ricordo il contenuto di tante sue interviste, quando sottolineava con chiarezza che la miglior forma di contrasto alla mafia è la capacità dello Stato di dare risposte concrete a quei territori che vogliono ememdarsi dai gangli di Cosa nostra», scrive il sindaco.

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