ROMA. Il 17 Dicembre sarà una giornata difficile per milioni di cittadini italiani, chiamati a pagare il saldo Imu per il 2012: lo afferma l'Anci, sottolineando che, secondo una rilevazione effettuata dall'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale (Ifel) nella pressochè totalità dei Comuni con più di 100 mila abitanti, l'aliquota media che sarà applicata per gli immobili diversi dall'abitazione principale sarà del 10,37% (quella massima consentita è del 10,6%). Rispetto agli acconti versati a luglio, «la rata di dicembre sarà dunque estremamente pesante per una moltitudine di cittadini», avverte l'Anci. «E oltretutto la loro 'sofferenzà non porterà giovamento alle casse dei Comuni che continueranno a lamentare considerevoli ammanchi rispetto agli anni precedenti, per le conseguenze disastrose delle norme previste dal patto di stabilità interno e per l'introduzione affrettata e scarsamente ponderata della stessa Imu. L'innalzamento delle aliquote è stato dunque una scelta obbligata per tutti i Comuni», viene ricordato. Nel complesso il taglio della spending review «ha infatti portato il contributo offerto dal comparto dei Comuni per il risanamento della finanza pubblica a 15 miliardi di euro nel periodo 2007-2013, a cui si devono aggiungere 7 miliardi di tagli aggiuntivi; tutto questo rappresenta circa il 14% delle manovre realizzate dall'intera P.A.. E questo significa che il 14% del contributo alle manovre riguardanti tutta la pubblica amministrazione è stato garantito, in questi anni, da un comparto che nello stesso ambito vale, quanto a spesa corrente, appena il 7,1%. E le previsioni per i prossimi anni - conclude l'Anci - sono ancora più restrittive».