RAGUSA. Sembrano delle perle risplendenti come gioielli incastonati in piccole nicchie. Un’infinità di granelli rossi, lucidi, dal sapore dolce e dal retrogusto acidulo. Il melograno è uno dei frutti autunnali più buono che ci possa essere, ingrediente in cucina di mille ricette alle quale dà un tocco di colore e vivacità, dai cocktail ai risotti, alle carni, ai dolci. Si tratta di una pianta antichissima proveniente dall’Asia occidentale, diffusa nelle zone dove il clima è più caldo. Ha attraversato praticamente tutte le culture del mondo antico, comparendo in riti e racconti spesso legati alla sensualità. Per i tanti chicchi racchiusi in un solo frutto, il melograno simboleggia abbondanza, fertilità e amore: anche lo stesso Shakespeare fece cantare a Romeo la sua serenata a Giulietta all’ombra di un melograno. Su questo frutto hanno recentemente deciso di puntare alcuni produttori siciliani in quanto si pensa che questa fruttifera minore potrebbe diventare un’opportunità di sviluppo integrando la tradizionale agricoltura ormai da tempo in crisi.
Al momento in Sicilia, seppure la pianta di melograno sia conosciuta da tempi memorabili, non si è mai pensato a coltivarla in modo specialistico. Ma dato che la domanda di consumo dei frutti di melograno è in rapida espansione nel mondo e l’offerta è ancora insufficiente, e considerato anche che l’Italia stessa, ad esempio, importa tutto il melograno che consuma dall'estero, in tanti hanno deciso di puntare in una sua riscoperta, ricoltivandolo in una terra che per il suo clima ben si presta. “In Italia sono censiti (anno 2009) solo 35 ettari di cui circa la metà in Sicilia – spiega Calogero Insalaca, produttore nonché agronomo - Ma le varietà coltivate non hanno le caratteristiche richieste dal mercato per il colore esterno ed interno ma soprattutto per gli arilli (chicchi) con semi piccoli e morbidi per cui vengono importati sempre maggiori quantitativi dalla Spagna, Israele e Turchia. Per quanto riguarda il prezzo di vendita, se consideriamo il mercato di Verona, questo è oscillato nel 2011 per il prodotto di categoria prima da 1,30 fino a 3,00 euro /kg. Questo frutto ha però una grande potenzialità di crescita. In California in particolare è definito “super fruit”.
Il New York Time lo ha inserito nella “top ten” dei dieci alimenti che non devono mancare sulle tavole dei consumatori, a motivo dei tantissimi benefici salutistici. Si spiega così – prosegue Insalaca - il perché in tutto il mondo occidentale il consumo stia aumentando soprattutto come succo. Credo che almeno per i prossimi 10-15 anni il futuro del melograno sarà certamente roseo e ciò anche perché la pianta del melograno per dare il meglio di sé deve essere coltivata solo in territori climatici caratterizzati da estati calde e asciutte. E nella Sicilia è vocato almeno il 50% del territorio. E sempre grazie alla mitezza del clima della nostra isola ed alla straordinaria resistenza alle avversità parassitarie, il melograno è qui facilmente coltivabile anche in regime biologico”.