PALERMO. Due aziende di Reggio Emilia puntano su Palermo e decidono di aderire al prossimo progetto del Distretto Meccatronica. Intanto trenta imprese siciliane sono pronte a investire più di 20 milioni ma vengono bloccate. Questa è la contraddizione del distretto meccatronica. Un distretto produttivo che ha sviluppato un progetto di investimento di 22 milioni, che darà lavoro a 400 nuovi addetti, che migliorerà la competitività di 30 aziende e svilupperà sei prodotti ad altissimo contenuto tecnologico in Sicilia.
Il progetto si chiama Edimec, nato dalla collaborazione tra Confindustria Palermo, Università, Consorzio Arca, Federazione dei Distretti produttivi. "L'avanguardia del progetto Edimec è tanto valida che da Reggio Emilia due aziende hanno deciso di aderire al prossimo progetto di distretto (che si chiamerà Siko) e hanno già aperto una sede qui a Palermo - afferma una nota -. In un momento di crisi nera, ci sono trenta imprenditori che si sono messi in gioco, hanno scommesso, hanno già pagato le fideiussioni, e stanno per partire con il piano di investimento. Peccato però che la Regione alla vigilia abbia stornato i fondi verso assessorati improduttivi".
Aziende pronte a investire ma vengono meno i fondi
Bloccati 22 milioni di euro per 30 aziende che avevano deciso di aderire al progetto Edimec, nato dalla collaborazione tra Confindustria Palermo, Università, Consorzio Arca. "La Regione ha stornato i fondi verso assessorati improduttivi"
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