PALERMO. Circa un centinano di dipendenti dei Gruppi Migliore e Li Vorsi ha partecipato a un sit-in a Palermo davanti alla sede dell'assessorato regionale Attività produttive, in viale degli Emiri.
L'iniziativa è stata organizzata dalla Fisascat Cisl per chiedere la costituzione di un osservatorio permanente sulla crisi del settore commercio e terziario. Sono 266 i lavoratori della azienda Migliore dal 17 marzo in cassa integrazione straordinaria, circa 220 quelli del gruppo Li Volisi, in cig da fine marzo per cessazione attività. "Ho cominciato a lavorare per il gruppo Migliore quando avevo 15 anni - racconta Roberto Ferrara, 49 anni, 3 figli - anche mia moglie è una dipendente del gruppo. Siamo disperati. L'azienda non ci ha ancora pagato gli stipendi di febbraio e marzo e non abbiamo percepito nemmeno un euro di cassa integrazione. Senza le nostre famiglie, che ci fanno da 'ammortizzatore sociale', non potrei nemmeno fare la spesa per i miei ragazzi".
Gli fa eco la moglie Jolanda Valguarnera, sindacalista della Rsu Cisl Migliore: "Non ce la facciamo più. Non usiamo più la macchina perché non abbiamo i soldi per fare benzina. Trascorro notti insonni da gennaio, vivo nell'incubo di come andare avanti". Intanto una delegazione di sindacalisti e lavoratori é stata ricevuta dall'assessore regionale alle attività produttive Marco Venturi.
"Abbiamo organizzato questa iniziativa - spiega il segretario regionale della Fisascat Cisl Mimma Calabrò - affinché il governo regionale istituisca un tavolo permanente sulla crisi nel settore e predisponga un elenco di lavoratori, che sono fuoriusciti dal mercato del lavoro, da cui le aziende del settore terziario possano attingere se ricercano personale".
Migliore e Li Vorsi, sit-in dei dipendenti a Palermo
Circa un centinano di impiegati delle due aziende in difficolta economiche ha protestato davanti alla sede dell'assessorato Attività produttive. Ecco le storie di alcuni lavoratori
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