ROMA. La produzione industriale ad agosto ha messo a segno una crescita record, con un aumento su luglio pari al 4,3%. Un rialzo così non si registrava dal 2000, anno in cui sono iniziate le serie storiche. Il balzo è arrivato a sorpresa, visto che gli analisti prevedevano un lievissimo incremento su base mensile, dopo tre cali consecutivi. E anche a confronto con agosto dello scorso anno il rialzo ha superato le attese, con un +4,7%, il miglior risultato tendenziale da quando é cominciato l'anno. Insomma, dai dati Istat sembrerebbe che tante aziende hanno rinunciato alle ferie di agosto e hanno continuato a lavorare, magari cercando di non aggiungere le pause vacanza ai blocchi causati dalla contrazione della domanda.
Vista la volatilità di agosto potrebbe essere poco prudente parlare di un'inversione di tendenza vera e propria, ma di certo si tratta di cifre molto diverse da quelle dei mesi precedenti. Luglio, malgrado la correzione al rialzo, è stato un mese completamente negativo e segni meno non hanno risparmiato giugno e maggio.
Bene sopratutto i comparti dei macchinari (+12,9%), della metallurgia (+16,8%) e degli autoveicoli (+31,7%). Ha sofferto, invece, il tessile (-10,1%).
Il governo commenta con soddisfazione i dati registrati dall'Istat: il titolare dello Sviluppo economico, Paolo Romani, parla di "un segnale incoraggiante, che dimostra la solidità dell'economia italiana e la vitalità del nostro sistema produttivo". Sulla stessa linea il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. La Cgil invita a non "illudersi" e stima un aumento del ricorso alla cassa integrazione per settembre; la Csil tira un sospiro di sollievo ma allo stesso tempo suggerisce alle istituzioni di dare sostegno al settore industriale.
Industrie, produzione record
Balzo inatteso nel mese di agosto, con un aumento su luglio pari al 4,3%. Un risultato così non si registrava dal 2000. Bene sopratutto i comparti dei macchinari (+12,9%), della metallurgia (+16,8%) e degli autoveicoli (+31,7%). Ha sofferto il tessile (-10,1%)
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