PALERMO. "Abbiamo le idee chiare su cosa fare a Termini Imerese, e cioé quello che faceva Fiat, per quanto riguarda la produzione di auto. E' anche per una questione di responsabilità. Ci sono tante famiglie che ruotano attorno a questa attività". Lo ha detto l'imprenditore molisano, Massimo Di Risio, pronto a rilevare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese a Palermo a margine dell'incontro organizzato all'assessorato regionale alle Attività produttive per illustrare alle aziende dell'indotto il Piano industriale della Dr Motors.
"Quello di Termini Imerese - ha aggiunto - diventerà l'unico stabilimento del gruppo. A regime del 2017 riteniamo di produrre 60 mila vetture e nell'arco di qualche anno contiamo di assumere 1.317 dipendenti in pratica quasi tutti. Riferendosi ai rapporti con le imprese dell'indotto ha aggiunto "credo che non avremo difficoltà a lavorare con l'indotto credo che troveremo un'intesa perché dovremo produrre macchine. L'imprenditore molisano ha anche detto che "la Dr Motors intende riproporre lo stesso modello Fiat che a Termini assembla componenti che fa arrivare da altre parti di Italia. C'é la volontà di generare un nuovo indotto che produca componenti anche per noi".
"Non abbiamo preclusioni di sorta, ma la legge Bersani vieta la partecipazione da parte delle Regioni nel capitale di aziende private", ha aggiunto Di Risio. L'imprenditore ha commentato così una delle cinque condizioni che i sindacati intendono porre nell'incontro di lunedì prossimo al ministero dello Sviluppo, tra cui l'investimento da parte di Stato e Regione di fondi pubblici nel capitale della nuova società e l'applicazione del contratto nazionale di lavoro e degli accordi aziendali. Su quest' ultimo punto Di Risio ha detto che "é oggetto di trattativa per il momento". "Per produrre automobili - ha concluso - avremo bisogno di tutto lo stabilimento che usa attualmente la Fiat".