Domenica 05 Maggio 2024

Fiat, il sindaco di Termini: "Si privilegia il Nord"

ROMA. Dopo un'accoglienza tiepida all'annuncio di Sergio Marchionne di spostare la produzione della nuova monovolume Fiat in Serbia, in vista del tavolo istituzionale di mercoledì a Torino il Governo entra in pressing sul Lingotto chiedendo il rispetto degli impegni presi, soprattutto sul fronte occupazionale. E anche dall'altra sponda del Tevere, in un'editoriale dell'Osservatore Romano, arriva una bacchettata contro la "delocalizzazione a senso unico".  Venerdì il premier Silvio Berlusconi ha dato il via libera alla delocalizzazione, purché non sia fatta a scapito dell'Italia, mentre ieri i ministri dell'esecutivo hanno usato toni più accesi. Il primo a ricordare alla Fiat i propri doveri è il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli: "A me interessa che lo stabilimento di Mirafiori resti aperto e siano garantiti i livelli occupazionali, investendo come si è fatto a Pomigliano" e su questo "ho fiducia" sul tavolo di mercoledì, dal quale il presidente del Piemonte, Roberto Cota, si attende "un quadro chiaro" delle intenzioni e degli impegni di Fiat.
Intanto a Termini, non si placa il malumore. Il timore è che la politica italiana privilegi il Nord. Protestano i sindacati e fa lo stesso il sindaco Salvatore Burrafato: “Il sospetto è diventato prova – dice –. Il governo Berlusconi è davvero ostaggio della Lega Nord e di Umberto Bossi”. Un servizio completo sulle pagine del Giornale di Sicilia oggi in edicola (domenica 25 luglio 2010).

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