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Teatro Massimo. Il ritorno di Desirée Rancatore: «Adina più matura»

Il soprano nell’«Elisir d’amore»: «Sono stata anch’io ragazza, ma questa violenza non c’era»

ph © rosellina garbo

Per il soprano palermitano Desirée Rancatore un ritorno al Teatro Massimo nell’opera di Donizetti L’Elisir d’amore, che andrà in scena da venerdì prossimo al 18 aprile con la regia di Ruggero Cappuccio e la direzione di Gabriele Ferro.

«Capricciosa io sono, e mobile e infedele»: così si presenta Adina a Nemorino. Qual è il tono giusto per questo personaggio?

«Capricciosa sì, ma simpatica. È la bella del villaggio, ricca, un po’ viziatella ma il suo buon cuore lo dimostra quando compra il contratto da Belcore».

Riprendere oggi Adina già portata in scena anni fa al Massimo comporta qualche differenza?

«È più matura, con sfumature più scure. Nella sua cabaletta, che di tradizione viene tagliata - io non l’ho mai fatto - farò variazioni che vanno verso l’acuto, ma lei è più romantica che acrobatica».

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