Giovedì 03 Ottobre 2024

La Sicilia ad Assisi sulle orme di San Francesco, il sindaco Lagalla accenderà la Lampada votiva sulla tomba del santo

Chiesa di San Francesco D'Assisi - Foto Fucarini

Per due settimane i colori della Sicilia vestiranno le strade di Assisi e dintorni per celebrare San Francesco, patrono d’Italia, e promuovere le ricchezze culturali e naturalistiche dell’Isola. La Sicilia, infatti, è la regione scelta per il 2024 per offrire l’olio che alimenta la lampada votiva che arde giorno e notte sulla tomba del Poverello d’Assisi. L’evento, che si ripete ogni anno con la partecipazione di una diversa regione in occasione della festa di San Francesco, coinvolge l’intera popolazione siciliana, con le sue istituzioni civili e religiose, a ventuno anni di distanza dall’ultima partecipazione nel 2003, e avrà il suo clou il 3 e il 4 ottobre. La manifestazione «Custodi di bellezza accendiamo la speranza» prevede un programma ricco di appuntamenti curati e finanziati dalla Presidenza della Regione Siciliana e dagli assessorati regionali dell’Agricoltura, dei Beni culturali e del Turismo. Prevista la presenza di oltre tremila pellegrini provenienti dalla Sicilia e di duecento sindaci dell’Isola. «La Sicilia porterà ad Assisi la fierezza della propria storia e delle proprie radici, della cultura e delle tradizioni - afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - nel segno dei valori di pace, fraternità e solidarietà che ci accomunano e che vogliamo contribuire a diffondere e tenere vivi. La nostra Isola ha un profondo legame storico e spirituale con San Francesco, la cui vita dedicata ai più deboli ci ricorda l'importanza di vivere in armonia con gli altri e con la natura, proprio come ha fatto il caro fratel Biagio Conte, fondatore della Missione di Speranza e Carità, scomparso l’anno scorso. Questo evento rappresenta per la Sicilia anche una «vetrina» nazionale nel segno della pace, della condivisione della bellezza e delle eccellenze del nostro territorio. Per lasciare un segno, abbiamo anche voluto il restauro di due dipinti, dimostrando così il nostro impegno nella tutela del patrimonio artistico e nella promozione dei valori universali di rispetto e collaborazione». Sarà il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in rappresentanza del popolo italiano ad accendere la Lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde sulla tomba del santo, il prossimo 4 ottobre. Giovedì 3 ottobre, alle ore 11.00, si terrà nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola la concelebrazione eucaristica nel «Transito di San Francesco» presieduta da fra Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna. Nel corso della celebrazione sarà consegnato il riconoscimento «Rosa d’argento» a suor Alfonsa Fileti, che offrirà il panno cenerino, i ceri, i mostaccioli e l’incenso (diretta streaming sul canale YouTube @FratiMinoriAssisiOFM e sulla pagina Facebook frati minori assisi). Alle 15 nel Santuario della Spogliazione, i vescovi della regione ecclesiastica siciliana incontreranno l'arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino. All’incontro seguirà, alle 17.30, nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, l'accoglienza delle autorità civili, con la partecipazione dei presidenti delle Regioni e delle Province di Sicilia e Umbria, e dei sindaci della Sicilia e di Assisi da parte del custode della Porziuncola, fr. Massimo Travascio. Alle 18, sempre nella Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, ci sarà la celebrazione dei primi vespri nel «Transito di San Francesco» presieduti da monsignore Corrado Lorefice, arcivescovo metropolita di Palermo e vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana (diretta streaming sul canale YouTube @FratiMinoriAssisiOFM e sulla pagina Facebook frati minori assisi). Alle 21.30 monsignore Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani, presiederà la veglia con i giovani delle diocesi di Sicilia nella stessa Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli (diretta streaming sul canale YouTube@FratiMinoriAssisiOFM e sulla pagina Facebook frati minori assisi). Venerdì 4 ottobre, alle 10 in diretta su Rai1, si terrà la celebrazione eucaristica nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco presieduta da monsignore Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana. Interverranno il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, il presidente del Comitato per le Celebrazioni per l'ottavo Centenario della morte di san Francesco d’Assisi, Davide Rondoni, in rappresentanza del Governo nazionale, l'arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno mons. Domenico Sorrentino, la sindaca di Assisi Stefania Proietti e il custode del Sacro convento fra Marco Moron. Alle ore 16 nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco, monsignore Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e segretario della Conferenza episcopale siciliana, presiederà i vespri pontificali in cappella papale, a cui seguirà la processione alla chiesa superiore e la benedizione all’Italia con la Chartula dal cupolino della Basilica da parte di monsignore Domenico Sorrentino (diretta streaming). Per la giornata del 4 ottobre sarà possibile seguire le celebrazioni dall’esterno della Basilica grazie alla presenza di due maxischermi posti nella piazza Inferiore di San Francesco e sul sagrato della chiesa superiore. Inoltre, per la prima volta in occasione delle celebrazioni per la festa di San Francesco, nella mattinata del 4 ottobre saranno celebrate una messa in inglese e una in spagnolo nella chiesa inferiore della Basilica, rispettivamente alle ore 10 e alle ore 12 (diretta streaming). Sugli stessi canali, alle ore 9, una diretta a cura della comunità francescana del Sacro convento offrirà approfondimenti, curiosità e dietro le quinte della festa in preparazione della celebrazione delle ore 10. Anche quest’anno - spiega il Sacro convento - verrà data un’attenzione particolare ai devoti che non riusciranno venire ad Assisi di persona. Tutti infatti potranno partecipare alla festa del Santo di Assisi andando sulla pagina web www.festadisanfrancesco.org per accendere una candela virtuale a San Francesco e inviare preghiere per sé e per i propri cari, che poi i frati deporranno davanti alla tomba del santo il 4 ottobre. Tra i doni della Regione Siciliana, che verranno presentati nei giorni delle celebrazioni, c'è la salvaguardia di due importanti opere d’arte con il finanziamento per il restauro del dipinto a olio su tela, con cornice lignea policroma, raffigurante «L'apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura», del diciottesimo secolo, conservato nel Sacro convento di San Francesco, e di un altro olio su tela raffigurante «La Madonna sui luoghi della Passione», tra i secoli 16 e 17/o, attribuito a Piergirolamo Crispolti, di pertinenza del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola probabilmente collocata nella Cappella della deposizione della Basilica omonima. «Questa nostra visita - ha affermato monsignore Antonino Raspanti, sempre secondo quanto riferisce il Sacro convento in una sua nota - rappresenterà un bel momento. Anche la parte civile della nostra regione la sta sentendo molto e si sta preparando da tempo. Sicuramente è una bella occasione per manifestare il cattolicesimo in Italia, il valore che ha avuto e continua ad avere nella cultura italiana, e tutti noi vescovi siciliani ne siamo molto contenti. L'altro aspetto bello è questo tocco francescano del cristianesimo che incarna tre concetti su cui vorremmo concentrarci: pace, fraternità e creato. Queste sono le tre parole che sottolineeremo con la nostra partecipazione, valori di cui vorremmo riappropriarci nella nostra vita quotidiana come Chiesa». «Con grande gioia - sottolinea fra Massimo Travascio, custode della Porziuncola - ci apprestiamo a vivere la Solennità di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, attraverso un ricco programma di celebrazioni ed eventi. L’attualità e la bellezza del messaggio del Poverello sostengono le speranze dell’uomo d’oggi. La partecipazione della regione Sicilia si traduce in un segno di apertura universale, solidale e rispettosa, in armonia con la fraternità, autentica profezia per l’oggi. È fondamentale, sull'esempio di San Francesco, una scelta di minorità, schierandosi al fianco delle vittime delle ingiustizie derivanti dai diversi conflitti di cui siamo testimoni e sforzandosi di porre fine alla insensata guerra alla nostra casa comune». «La Sicilia è da sempre, e negli ultimi anni più che mai - ha detto fra Marco Moroni, custode del Sacro convento - terra di accoglienza: nonostante le difficoltà che ciò comporta, la popolazione e le istituzioni si sono contraddistinte per questa grande capacità - penso soprattutto agli immigrati, ma non solo - di fare spazio all’altro, allo straniero, al bisognoso, al visitatore, eccetera. E come ho avuto di ricordare in più di un’occasione, è proprio questa storia di incontro e integrazione ad aver fatto della Sicilia una terra e una cultura di rara ricchezza e bellezza: dalla cucina all’arte, dalla religiosità alle tradizioni popolari, dalla lingua al temperamento, dall’economia al turismo». «Mi piace pensare allora - ha aggiunto - che nel nome e nello stile di San Francesco d’Assisi, uomo fraterno e accogliente per eccellenza, questa ospitalità viene ricambiata agli amici siciliani, così numerosi in questi giorni ad Assisi. Essi ci faranno dono, semplicemente con la loro presenza, di questa ricchezza creatasi in secoli di incontri: e questo scambio - ancora una volta - sarà arricchimento reciproco nella consapevolezza che i valori essenziali nella vita sono proprio le persone. Per di più, per chi condivide come noi la fede in Gesù nostro Signore, fatto uomo e risorto per la salvezza di tutti, aderire a Lui è inseparabile dall’accoglienza verso ogni uomo e ogni donna, riconosciuti come veri fratelli e sorelle. E l'accoglienza sincera e cordiale è via maestra e l’unico atelier di pace. A tutti voi, sorelle e fratelli di Sicilia, venuti a celebrare la festa del Patrono d’Italia, da parte della nostra comunità, il saluto che san Francesco amava rivolgere a ciascuno: «Il Signore ti dia pace!».

leggi l'articolo completo