Lunedì 23 Dicembre 2024

Pollina, quarta edizione per I Classici del Pietra Rosa: al via l'8 agosto con Pluto di Aristofane

Quarta edizione per I Classici del Pietra Rosa, rassegna di teatro curata da Filippo Amoroso ospitata nell’anfiteatro Pietra Rosa a Pollina. Il nuovo cartellone si apre l’8 agosto con Pluto di Aristofane del Gruppo della Creta; e prosegue il 13 agosto con lo Pseudolus di Plauto firmato da Nicasio Anzelmo; il 19 agosto, Gabriele Vacis firma la regia di Sette a Tebe di Eschilo e il 21 agosto si chiude con Menecmi nella messinscena ironica e surreale del Collettivo V.A.N. La stagione organizzata dall’Associazione Teatri Storici di Sicilia con il Comune di Pollina, è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Siciliana e dalle Vie dei Tesori. Al Teatro Pietra Rosa da ormai quattro edizioni, vengono ospitate riletture spesso contemporanee, compagnie nazionali e attori di rispetto, che vanno in scena al tramonto in uno scenario difficilmente replicabile. Anche quest’anno, da giovedì 8 a mercoledì 21 agosto, quattro allestimenti che pescano da Aristofane, Eschilo e l’immancabile Plauto. La rassegna di teatro classico di Pollina si deve interamente a Filippo Amoroso, storico del teatro e dello spettacolo, docente, traduttore , studioso, regista, ma soprattutto infaticabile “mano” organizzativa, prima dell’Inda, al fianco di Giusto Monaco, dove ha curato tredici cicli di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa; poi direttore dello Stabile di Catania e creatore del Teatro dei Due Mari a Tindari e Taormina, per citare solo alcune tra le innumerevoli rassegne, cartelloni e manifestazioni che ha curato. «I Classici del Pietrarosa propone ancora una volta una stagione teatrale godibile per i turisti che visitano il territorio e parimenti significativa per i suoi valori artistici e culturali», spiega Amoroso. I classici del Pietra Rosa si apre giovedì 8 agosto alle 20 con Pluto o il dono della fine del mondo, commedia tratta da Aristofane nel nuovo adattamento di Anton Giulio Calenda e la regia di Alessandro Di Murro per il Gruppo della Creta, compagnia under 35 che ama sperimentare nuovi linguaggi contemporanei. Anche la scelta di questa commedia rientra in questo ambito: Pluto, il cieco dio della ricchezza, viene rapito da un contadino ateniese, e costretto a smettere di elargire ricompense ai malvagi e sofferenze agli onesti. Ma se i soldi vengono democraticamente e bulimicamente distribuiti a tutti, che senso ha ormai lavorare? Il 13 agosto lo Pseudolus plautino firmato da Nicasio Anzelmo che guida in scena Pietro Romano e Giovanni Carta. Al loro fianco, Franco Sciacca, Giovanni Cordì, Antonio Mirabella, Paolo Ricchi e la ex soubrette e velina, oggi attrice di teatro, Fanny Cadeo. Anzelmo sottolinea la diversità dei due personaggi principali, il lenone Ballione e il servo Pseudolo, in questa che è una delle commedie della maturità di Plauto, oltre che una delle più rappresentate: si va avanti tra equivoci, scambi di persona, segreti, pasticci. Il 19 agosto, grande attesa per Gabriele Vacis che firma la regia di Sette a Tebe, tratto dalla tragedia di Eschilo che per il regista ha già un sottotitolo, Questo terribile amore per la guerra; «scenofonia» e allestimento di Roberto Tarasco, con i giovani attori-autori di Potenziali Evocati Multimediali. Il copione è costruito incastonando nel testo di Eschilo, voci attuali, dati tecnici sulle armi di oggi, considerazioni sull’immanenza della guerra a ogni latitudine, geografica e cronologica. Sulla trama, i giovani di PoEM si prendono la responsabilità di far accedere alla realtà aumentata del teatro, i desideri, i punti di forza e di debolezza della generazione dei ventenni. La rassegna dei classici del Pietra Rosa si chiude il 21 agosto con un altro testo tra i più conosciuti di Plauto, Menecmi. Come l’ottone e l’oro, nella messinscena ironica e surreale (e in questo caso, coinvolgente e caotica) del Collettivo V.A.N. Verso Altre Narrazioni, gruppo di giovani artisti under 35 nato in scena all’Accademia del Dramma Antico di Siracusa. Due gemelli omozigoti perdono le tracce l’uno dell’altro e crescono uno a Trapani e l’altro a Napoli. Il gemello napoletano decide di cercare il fratello perduto e lo fa imbattendosi in una dimensione piena di equivoci e intrecci: il mondo del Menecmo trapanese è delirante, pieno di problemi, colpi bassi e musica. E proprio la musica è tra le caratterizzazioni scelte da Collettivo V.A.N. per questa messinscena. La stagione è organizzata dall’Associazione Teatri Storici di Sicilia con il Comune di Pollina; riceve il supporto del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana e delle Vie dei Tesori. Biglietti da 25 a 10 euro. Info al call center 339.828 3641.

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