Lunedì 25 Novembre 2024

Lampedusa, anche Ermal Meta e Marina Rei alla rassegna dedicata a Cristiana Matano: il programma

Tre giornate nel segno di giornalismo, impegno sociale, cultura, teatro, musica, mostre, convegni, dal 6 all’8 luglio per l’ottava edizione di Lampedus’Amore-Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano. Un ricco programma anche quest’anno che si aprirà con l’attore Andrea Bosca con lo spettacolo teatrale La luna e i falò. Tra gli ospiti anche Ermal Meta e Marina Rei. Saranno allestite all’aeroporto di Lampedusa due mostre: L’eredità di Falcone e Borsellino realizzata dall’agenzia Ansa a cura dei giornalisti Franco Nicastro e Franco Nuccio e Il giornalismo che non muore, realizzata e curata dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia in omaggio ai cronisti siciliani uccisi dalla mafia e dal terrorismo. E poi ancora performance dell’attrice Ester Pantano, le riflessioni colte di Ascanio Celestini. L’obiettivo è accendere i riflettori sul Mediterraneo e su Lampedusa in particolare, terra di frontiera, di accoglienza, di emergenze e di straordinaria bellezza. «Io l’ho sempre definito un percorso morale e sentimentale – spiega Filippo Mulè, presidente dell’associazione Occhiblu -. Quest’anno sul palco di Lampedusa ci sarà tanta qualità da punto di vista giornalistico, teatrale e musicale. Ci saranno convegni e mostre. Sarà una tre giorni ricca. Il premio cresce. Lo notiamo anche dalla partecipazioni, quest’anno se ne sono registrate ancora più rispetto agli altri anni. La giuria infatti sta ancora lavorando e il verdetto non lo conosciamo. Tre giorni – continua Mulè - in cui ricorderemo Cristiana, racconteremo storie di uomini e donne che ogni giorno si impegnano per il sociale, la bellezza ma anche le bruttezze della vita come le guerre, la triste situazione dei migranti e le tragedie nei mari. Il tema di quest’anno è il viaggio, così come nel primo spettacolo che aprirà la rassegna». Roberto Gueli, presidente dell'Ordine giornalisti di Sicilia, ricorda Cristiana. «Questo è un momento di incontro per ricordare l’amica, la collega e per parlare di temi importanti – dice Gueli -. Ci confronteremo e ci saranno dei premi giornalistici assegnati da una giuria prestigiosa. Ricorderemo i colleghi che non ci sono più, scomparsi per avere svolto il loro lavoro con la schiena dritta come Mario Francese». Nel video Filippo Mulè e Roberto Gueli

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