Una veste grafica nuova e alla base un'idea diversa di comunicare, di declinare la notizia, di approcciare il contenuto e renderlo fruibile a tutti. È la scommessa di Società editrice Sud che da alcuni giorni ha rivoluzionato i due siti di informazione del gruppo, Gds.it (o anche per esteso Giornaledisicilia.it) e Gazzettadelsud.it, proponendo ai propri lettori e a tutti gli utenti un restyling di forma e di sostanza delle piattaforme digitali. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso anno in occasione dei 70 anni di Gazzetta del Sud, dei 50 di Fondazione Bonino-Pulejo e dei 162 del Giornale di Sicilia, lo ha ribadito e ce lo ha ricordato: in tempi confusi e complessi servono chiarezza e autorevolezza. Senza rinunciare alla ricchezza di contenuti e alla velocità di trasmissione. È la sfida a cui rispondono i nuovi siti di Giornale di Sicilia e Gazzetta del Sud. Siti più ordinati e performanti, pensati per rendere facile la navigazione su qualunque dispositivo. Non si tratta di un semplice restyling, ma di un intervento innovativo, sulla tecnologia e sulla struttura delle pagine, che ha coinvolto per quasi un anno le nostre redazioni, gli sviluppatori, i data analyst e i grafici di Immedia, la società che da quasi trent'anni è alla ribalta nazionale per la comunicazione digitale. I nostri lettori potranno godere di una grafica più chiara, caratteri più leggibili, la navigazione semplificata e soprattutto una divisione per temi e argomenti più intuitiva. E poi la grande avventura: i due siti sono stati pensati come «mobile first», partendo dal mobile, dai vostri cellulari, ormai di gran lunga il mezzo preferito dagli oltre 4 milioni di lettori mensili complessivi (dati certificati Audiweb) che consultano le nostre notizie, i video e gli approfondimenti. E quindi blocchi per le nostre rubriche, i nostri longform di approfondimento, i servizi delle nostre tv – Tgs e Rtp – con tutte le trasmissioni consultabili, un grande spazio ai video e a reels che tanto incidono nella comunicazione attuale. E un contatto sempre più stretto con l'edizione digitale e cartacea dei nostri quotidiani, che sarà acquistabile direttamente dai siti, in maniera ancora più semplice e intuitiva. Ed è solo l'inizio: presto arriveranno le nostre nuove newsletter, i podcast e dei contenuti speciali a pagamento. Perché la linea è tracciata e la scommessa da vincere dichiarata. «È solo l'ultimo degli investimenti di Ses – ribadisce il presidente Lino Morgante – che fortemente crede nelle piattaforme digitali per rilanciare il nostro modello di informazione. Si tratta di trasferire quel potenziale storico di conoscenza e di qualità accumulato nel tempo, grazie ai quotidiani cartacei su un altro mezzo che è quello digitale. Sempre più protagonista per ragioni storiche. Ma le chiavi del giornalismo restano sempre le stesse. Andiamo incontro alle esigenze dei nostri lettori e alle richieste dell'editoria contemporanea, senza dimenticare le nostre tradizioni che ci hanno portato all'acquisizione di una nuova rotativa che oggi ci consente di stampare ben undici quotidiani. Un investimento importante, quello dei siti, che va in parallelo a quelli fatti sulle tv, basti pensare ai nuovissimi studi di Tgs , e anticipa il nuovo modello di informazione su cartaceo, che in autunno vivrà un restyling che anche in quel caso sarà grafico e contenutistico. L'informazione è garanzia di libertà, di pluralismo, noi cerchiamo di formare un lettore responsabile, consapevole e libero che a sua volta ci aiuti a fare un'informazione migliore».