Anche quest’anno venerdì 10 marzo torna la Giornata dei Beni Culturali Siciliani, dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa, il grande archeologo e assessore regionale dei Beni culturali tragicamente scomparso nel disastro aereo avvenuto in Etiopia nello stesso giorno del 2019. E’ quanto si legge in una nota della Regione. Per l’evento tutti i luoghi d’interesse culturale della Regione Siciliana, siti archeologici, musei, gallerie e biblioteche, saranno aperti gratuitamente al pubblico. Oltre agli ingressi gratuiti, inoltre, i Parchi archeologici realizzeranno numerose attività.
"Iniziative come questa - afferma l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato - testimoniano e ci permettono di comprendere quanto Tusa, uomo di grande capacità ed equilibrio, abbia amato quest’Isola. Un uomo che ha messo al centro del suo impegno il recupero della memoria storica pur essendo sempre proiettato in un futuro fatto di innovazione e sperimentazione. Il nostro obiettivo è tramandarne il ricordo e l’operato, affinché i suoi insegnamenti e le sue passioni possano continuare a vivere e ci consentano di portare avanti la sua visione dei beni culturali come strumento per la crescita della nostra regione".
All’ex Dormitorio dei Benedettini a Monreale l’esposizione "Trame mediterranee", una selezione di oggetti, tessuti e gioielli provenienti dall’omonimo museo di Gibellina, attraverso i quali si può ammirare l’apporto del Medio Oriente nella cultura europea e cogliere quella matrice culturale che accomuna i popoli mediterranei. L’ingresso alla mostra è consentito fino al 28 maggio dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19, domenica e festivi dalle 9 alle 13.30.
Al museo regionale di Trapani "Agostino Pepoli", alle 10 è in programma una conferenza di Cecilia Buccellato sul tema "Il rostro della Battaglia delle Egadi": al centro del dibattito il reperto bronzeo a tridente appartenuto ad una nave romana affondata nel corso della battaglia svoltasi al largo dell’isola di Levanzo nel 241 a. C., scontro che pose fine alla Prima Guerra Punica. Recuperato a Trapani nel 2004, grazie a un’operazione del Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, il prezioso rostro venne affidato in custodia giudiziale a Tusa, nella qualità di Soprintendente del Mare, che ne prescrisse il deposito nel Museo Pepoli di Trapani. Si tratta del primo di una lunga serie di rostri rinvenuti negli ultimi anni nello stesso tratto marino e ha dato il la alle proficue ricerche condotte dallo stesso Tusa sul tema della Battaglia delle Egadi.
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