Mercoledì 18 Dicembre 2024

Musei e siti archeologici, una carta sconto per le famiglie siciliane: costi e requisiti

L'assessore Alberto Samonà

Avvicinare le famiglie ai luoghi della Cultura: questo l'obiettivo della carta annuale di 40 euro da destinare ai nuclei familiari residenti in Sicilia con figli. Lo prevede l’articolo 6 della Finanziaria regionale, su proposta dell’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà.

Di cosa si tratta

Si tratta di un incentivo per andare incontro alle famiglie, che, fino ad oggi, per accedere ai luoghi della Cultura non godono di sconti e pagano il biglietto intero. Per un nucleo familiare composta da 4 0 5 persone si tratta di un notevole esborso economico che a volte scoraggia dall'acquisto dei ticket.

Carta per i musei, quanto costa

Il costo è di 40 euro e ha validità annuale. I musei e i parchi archeologici regionali possono emetterla soltanto ai nuclei familiari residenti in Sicilia con figli. E per venire incontro alle esigenze delle famiglie numerose, la norma prevede pure che i nuclei familiari con tre e più figli, anche non residenti in Sicilia, usufruiscano di uno sconto del 50 per cento sul biglietto d’ingresso, da applicarsi in tutti i luoghi della cultura siciliani.

Carta dei musei, l'iter legislativo

La norma dovrà adesso essere approvata dal parlamento regionale nel corso di questa sessione finanziaria in discussione all’Ars e poi così poter essere applicata in tutto il territorio regionale. “Si tratta di un provvedimento di buon senso – sottolinea sui suoi canali social l’assessore Alberto Samonà (Lega) – perché spesso alle famiglie viene chiesto un notevole esborso di denaro per accedere ai luoghi della Cultura. In questo modo, invece, si va incontro alle loro esigenze e si pongono le basi per un più massiccio accesso di visitatori, che spesso vengono invece dissuasi, perché costretti a dover pagare più biglietti, come nel caso di quei  nuclei familiari con figli che hanno già compiuto diciotto anni. Vogliamo che le famiglie si riapproprino dei siti della Cultura, che rappresentano la nostra storia e la nostra identità”.

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