Giovedì 19 Dicembre 2024

Danza, Eleonora Abbagnato sul palco a Verona. Con lei debutta la figlia Julia

Eleonora Abbagnato sul palco del Teatro Massimo di Palermo

«Oltre alla tragedia immensa della guerra, oggi il problema della Russia coinvolge tutta la danza mondiale. I migliori ballerini al mondo vengono dal Bolshoi di Mosca e dal Mariinskij di San Pietroburgo. Come potranno uscire dal Paese?». A parlare è Daniele Cipriani, ideatore di alcuni dei più applauditi spettacoli di danza degli ultimi anni e soprattutto de «Les Étoiles», il gala con cui dal 2015 porta eccezionalmente insieme su uno stesso palco le stelle più in vista della stagione dai maggiori teatri del mondo. In occasione della Giornata internazionale della danza del 29 aprile, l’ultima edizione, andata in scena a gennaio all’Auditorium Parco della musica di Roma con Eleonora Abbagnato grande protagonista, debutta in esclusiva gratuita su ITsART (alle 21), la piattaforma streaming che raccoglie il meglio dell’arte e della cultura italiana. Un’occasione unica per ammirare virtuosismi in volo e sulle punte di talenti come Natalia Osipova, Fumi Kaneko e Vadim Muntagirov dal Royal Ballet di Londra; Maia Makhateli dal Balletto Nazionale Olandese; Daniil Simkin dall’American Ballet. E poi ancora Luis Valle dal Ballet Méditerannée dell’Opera di Nizza più stelle internazionali come Sergio Bernal e Ana Sophia Scheller. Nel programma si va da lavori contemporanei, come il quintetto tratto da Le Parc di Angelin Preljocaj, a passi a due della grande tradizione del balletto classico come il Don Chisciotte di Marius Petipa, con gli spettacolari costumi disegnati da Roberto Capucci per il Cigno bianco e il Cigno nero e per l’assolo Le Roi Danse. «A gennaio eravamo ancora con i contagi in salita. Comporre il cast non era facile e non sapevamo neanche come avrebbe reagito il pubblico - racconta Cipriani - Invece è stato un successo con oltre 4 mila spettatori: una sorta di apripista per la ripartenza». Ad arricchire oggi la messa in onda, anche esclusive immagini dell’entrata e uscita di scena degli artisti e la testimonianza di Laura Bosetti Tonatto, «naso» più celebre d’Italia che in omaggio a Capucci ha creato due profumi ispirati al White Swan e al Black Swan. «Come sta la danza in Italia? La creatività non si ferma neanche davanti alla pandemia. Nei giorni più bui, noi ci siamo inventati i passi a due con i congiunti, gli unici che potevano stare insieme. Ora - prosegue - vedo un gran fermento. Per la prima volta dopo anni una nostra étoile è stata invitata a Tokyo. Io stesso sto lavorando con due italiani, Sasha Riva e Simone Repele, per l’apertura di Caracalla». E c’è anche la Giulietta costruita per la ballerina palermitana Eleonora Abbagnato, il 19 luglio al Teatro Romano di Verona, nella quale debutterà sua figlia Julia, di 10 anni, nel ruolo della protagonista da piccola». Ma a scorrere le immagini de Les Étoiles, «sembra impossibile che quattro mesi fa il nostro problema fosse ‘solò la gestione del Covid - sospira Cipriani - Io la guerra l’ho proprio sfiorata: il 22 febbraio ero a Sochi, in Ucraina, con Stranvinsky’s Love. Ho preso l’aereo di ritorno alle 4.30 di mattina. Non c’era alcun sentore, invece il giorno dopo il governo ha chiuso l’aeroporto». Per il prossimo appuntamento di Les Étoiles, il 17 e 18 maggio al Comunale di Bologna con orchestra dal vivo, ha chiamato Jacopo Tissi, primo italiano a diventare étoile al Bolshoi di Mosca ma venuto via allo scoppio della guerra, e il collega ucraino Vsevolod Maievskyi, fuggito dal Mariinsky di San Pietroburgo. “Non sono per i duetti di artisti ucraini e russi - prosegue Cipriani - La guerra è un problema troppo al di sopra di me, con migliaia di morti, per ridurlo a un duetto. E trovo folle chi oggi vorrebbe ripudiare la cultura russa, come se non dovessimo più danzare il Lago dei cigni perché la musica è di Čajkovskij. Ma sono contrario anche - aggiunge - a chi chiede agli artisti russi di prendere una posizione. Chi parla così forse non è totalmente consapevole di come si viva in un Paese dove appena sgarri vieni arrestato o si coinvolge la tua famiglia. Sono estremamente vicino agli artisti russi. Questa generazione d’un colpo è tornata indietro di 40 anni».

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