Sabato 23 Novembre 2024

Esce Magaria, nuovo album del cantautore di origini siciliane Tiberio Ferracane

Tiberio Ferracane

Torna con un nuovo album Tiberio Ferracane, il cantautore folk pop dai genitori siciliani ma entrambi nati a Tunisi. I nonni paterni erano di Marsala e quelli materni di Piana degli Albanesi. Esce Magaria, il cui sottotitolo recita «Un viaggio nel Mediterraneo. Ogni porto è casa mia»: vuole essere la sintesi di questi ultimi 10 anni della vita artistica del cantautore o della sua vita stessa. «Sono figlio d'Africa - racconta - da genitori siciliani nati a Tunisi. Io sono nato a Torino. La mia cultura si divide equamente fra una mamma che mi parlava in francese, un padre che rispondeva in siciliano e una lingua parlata in casa, mix di francese, italiano e siciliano. Il piatto della domenica era il Cous Cous e per l'aperitivo (rigorosamente in piedi) non potevano mancare il Pastis e il polpo bollito con l'Harissa». Ed è per questo, aggiunge, «che nelle mie canzoni mi è venuto naturale inserire frasi in francese e siciliano oltre che che in italiano. La mia casa è il Mediterraneo e poco importa se sono a Palermo, Genova o Marsiglia». Si tratta di un doppio disco: metà di canzoni inedite e metà di brani di autori conosciuti, di autori che hanno accompagnato la vita di Tiberio, iniziando da bambino quando ascoltava le canzoni dal giradischi dei suoi genitori o dei loro amici di Tunisi. Ecco perché Magaria, termine adottato dal dialetto in siciliano, viene sentito dall'artista come l'album della vita. Il disco è dedicato a Philippe Troisi, musicista francese, legato a Ferracane, che lo ricorda così: «Philippe Troisi è stato il motore di questo progetto, avrebbe dovuto farmi le chitarre e curare gli arrangiamenti. Io e Philippe ci siamo conosciuti durante la pandemia grazie ad un mio cugino, Lorenzo Ferrigno, anche lui di origini siciliane, ma nato e vissuto a Marsiglia. Philippe nasce a Marsiglia appunto, è un musicista di valore, con una storia importante alle spalle sia artistica (ha accompagnato Pavarotti, per dirne una) che di vita: madre di Barletta e papà di origine napoletana, viene però cresciuto dal secondo marito della mamma che è un gitano. Da qui il suo amore per la chitarra gitana, per il flamenco, senza però dimenticare le sue origini e quindi l'amore per le canzoni napoletane e il blues». «Avevamo un progetto insieme. Era quello di raccontare la storia della folta comunità italiana a Marsiglia - continua Ferracane - attraverso le canzoni, gli artisti e la cultura che si era venuta a sviluppare in Francia. D’altronde lui era figlio di immigrati e io di profughi italiani, un connubio perfetto. In più mi aveva spinto a ricominciare a scrivere e aveva dichiarato di voler contribuire al mio disco. Purtroppo però, a pochi giorni dall’inizio delle riprese in studio, Philippe è mancato. Ma non ho avuto dubbi, con la tristezza nel cuore ho deciso di andare avanti».  

leggi l'articolo completo