Si riparte da una risata. Che se magari non salverà il mondo, di certo lo renderà un po’ meno pesante. Anno nuovo, spettacolo nuovo per Tgs che produce Ma non finisce qua, salotto che somiglia da vicino ad un jazz club newyorkese, quello con i muri sbreccati a vista, gli sgabelli su cui issarsi in equilibrio precario e i tavolini per il pubblico. Le puntate, dal Teatro Angelo Musco di Catania, saranno venti per dieci settimane e vedranno insieme Salvo La Rosa e Giuseppe Castiglia, cabarettista e imitatore molto amato dagli spettatori di Insieme.
Si va in onda stasera (martedì 18 gennaio) alle 21,30 e in replica dopo il tg della notte, e così via ogni martedì e mercoledì, poi le due puntate di filato la domenica. Tutto su Tgs di Palermo (canale 15 del digitale terrestre) e sulla messinese Rtp (canale 17), ma anche su www.gds.it e sui social delle due emittenti.
Insomma, si ricomincia: Salvo La Rosa «abbandona» momentaneamente Litterio («ma non crediate che ce lo togliamo di mezzo – ride lui – è un matrimonio indissolubile il nostro. La terza stagione di Di nuovo Insieme è alle porte») e si dedica al nuovo «collega» , un catanisi ca’ scorcia sciacquato nelle acque di Ognina. «Con Giuseppe Castiglia ci conosciamo da 27 anni: ero al primo anno di Insieme, 1995, che era ancora un talk in un ristorante, con la gente seduta ai tavoli per mangiare, una sorta di piano bar teatrale. Un giorno vennero a trovarmi i componenti di una compagnia teatrale che aveva al suo interno questo lungagnone di un metro e 90: il capocomico me lo presentò, mi disse “fatti raccontare una barzelletta e poi mi dici”. Castiglia cominciò e ci fermammo tutti per le risate. Era la barzelletta del cane, stasera sarà il nostro viatico: Giuseppe era ed è un talento naturale straordinario. Quando Insieme divenne uno spettacolo, lo chiamai».
«Devo tutto a nonno Ciccino e alle barzellette che ascoltavo da bambino – ricorda Castiglia -, con lui mi innamorai della mia arte». Che lo ha portato poi in teatro visto che al Musco ha da poco finito le repliche del San Giovanni Decollato. Insomma, amicizia e barzellette. «Ma non finisce qua sarà un contenitore divertente – riprende La Rosa, che nel frattempo sta anche pensando alla festa di Sant’Agata, che conduce da 31 anni e sarà il prossimo impegno di Tgs con Sanremo -, a partire dalla canzone iniziale che è una parodia sulle note di Ma non si cresce mai di Little Tony e Bobby Solo, su cui abbiamo ricamato le nostre vecchie foto». Ma non finisce qua avrà ad ogni puntata, un ospite teatrale, si inizia con l’imitatore e attore Andrea Barone di Monterosso Almo; la musica dal vivo è affidata al Maestro Pappalardo (come si chiama??? È il tormentone del programma). La regia è di Filippo Arlotta, la produzione Faeria.
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