È morto a Londra Graham Vick, visionario regista d’opera che ha lavorato per i maggiori teatri del mondo. Avrebbe compiuto 68 anni il prossimo 30 dicembre e da qualche tempo aveva problemi di salute tanto che aveva dovuto rinunciare a portare avanti la regia del Ballo in maschera che aprirà il Festival Verdi di Parma che gli sarà dedicato. A dare la notizia è il Teatro Regio della città emiliana a cui il decesso è stato comunicato dalle persone a lui più vicine, il coreografo Ron Howell e il suo manager. Nel 1987 Vick fondò la Birmingham Opera Company, di cui è stato fino ad ora direttore artistico ma negli anni ha guidato anche manifestazioni internazionali come il Glyndebourne. Suo il Falstaff che ha riaperto dopo il restauro nel 1992 la Royal Opera House di Londra e tanti titoli che hanno fatto la storia della regia d’opera contemporanea: dal Ring al Massimo di Palermo, allo Stiffelio con gli artisti ad aggirarsi fra il pubblico in piedi al teatro Farnese di Parma, e tanti titoli alla Scala, al Met, di New York, alla Fenice. Un lavoro compiuto per attirare nuovo pubblico con la convinzione che «non c'è bisogno di essere istruiti per essere toccati, commossi ed eccitati dall’opera», un mondo che ora si commuove per la sua scomparsa. Il cordoglio del Teatro Massimo di Palermo per la scomparsa del grande regista inglese Graham Vick, stroncato dal Covid. Il sovrintendente Francesco Giambrone ricorda che «alcuni dei progetti più belli realizzati dal nostro Teatro sono stati pensati proprio insieme a lui», dal Rigoletto del 2001 fino al Parsifal del 2020, Graham Vick ha lasciato il segno al Teatro Massimo con spettacoli forti, significativi, innovativi, che sempre hanno toccato il pubblico, scatenando accese discussioni, anche a distanza di tempo, confermando che il teatro d’opera è un genere vivo e vivace quando affrontato con l’intelligenza, l’amore, la cura attenta al minimo dettaglio che il regista inglese dedicava ad ogni spettacolo». «Sono profondamente colpito dalla notizia della scomparsa di Graham Vick - dice il presidente della Fondazione Teatro Massimo, Leoluca Orlando - scompare un grande regista, visionario e innovatore». Giambrone aggiunge: «Avevamo altri progetti per il futuro, tutti importanti, tutti legati a una visione di teatro che ci univa e che rendeva speciale la nostra collaborazione. Resteranno nel cuore di tutti noi lo straordinario «Parsifal» che ha inaugurato la stagione 2020 poco prima dell’inizio della pandemia e il grande progetto del «Ring" realizzato negli anni scorsi. Ma torno con la mente anche a un bellissimo «Rigoletto» realizzato nel 2001. Ricordi indimenticabili di un artista geniale». «Le sue opere sono un riflesso del mondo - aggiunge il direttore artistico Marco Betta - la sua arte meravigliosa ha immaginato e aperto nuove strade e rinnovato il linguaggio del teatro con le sue regie indimenticabili».