David di Donatello, premio alla carriera a Sandra Milo: "Omaggio alla battagliera del cinema"
Sandra Milo riceverà il David alla carriera nel corso della 66esima edizione dei premi David di Donatello. Lo annuncia Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’accademia del Cinema italiano - Premi David di Donatello, in accordo con il consiglio direttivo composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia, Edoardo De Angelis, Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo Leone. Il riconoscimento sarà assegnato il prossimo 11 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta in prima serata su Raiuno condotta da Carlo Conti. (ANSA). «Chi se non Sandra Milo, la bionda vaporosa e svanita, si fa per dire, amata da Fellini che la immortala come sogno erotico in 8½ e Giulietta degli Spiriti?». Per Piera Detassis, president e direttore artistico dell’accademia del Cinema Italiano: «Il David alla carriera è un omaggio alla battagliera Salvatrice Elena Greco, questo il suo vero nome, svelata al cinema, non per caso, dal regista delle donne Antonio Pietrangeli. Sotto la sua direzione si ricordano pellicole iconiche quali Lo scapolo, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma e quel capolavoro, anche d’interpretazione, che è La visita, di cui Milo è dolce, ingannata e disillusa protagonista. L’attrice, che sorprendentemente non ha mai ricevuto una candidatura ai David di Donatello, ha recitato per tanti, da Roberto Rossellini a Gabriele Salvatores, da Gabriele Muccino a Pupi Avati, da Jean Renoir e Claude Sautet. La sua è una presenza quasi votiva, simbolo della femminilità e di come l'ha interpretata il nostro più grande cinema. Milo è la donna che i sogni degli uomini hanno immaginato, ma che l’attrice, con la sua astuzia, ha saputo mettere all’angolo. L’accademia del Cinema italiano è onorata di consegnarle il David alla carriera». Nel corso della sua carriera, recita per alcuni dei più importanti registi della storia del cinema italiano, da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli e Federico Fellini fino alle più recenti collaborazioni con Gabriele Salvatores e Gabriele Muccino. Dotata di grande autoironia e di una spontanea vena comica, l’attrice esordisce sul grande schermo nel 1955 al fianco di Alberto Sordi e Nino Manfredi ne Lo scapolo di Antonio Pietrangeli: il film segna l’inizio di un sodalizio artistico fra il regista e l’interprete che prosegue in altre tre occasioni (Adua e le compagne, Fantasmi a Roma, La visita). Nel corso degli anni, Sandra Milo è protagonista di pellicole come Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini e Frenesia dell’estate di Luigi Zampa e L’ombrellone di Dino Risi. Nel 1963 arriva la consacrazione grazie a 8½ di Federico Fellini, film vincitore di due Premi Oscar©: il regista riminese dirigerà l'attrice anche nel 1965 in Giulietta degli spiriti. Dopo una lunga esperienza televisiva, Sandra Milo torna a recitare al cinema in film come Il cuore altrove di Pupi Avati, Happy Family di Gabriele Salvatores e nel film campione d’incassi A casa tutti bene di Gabriele Muccino, che si è aggiudicato il David dello spettatore nel 2019.