I componenti della giuria del 71° Festival del Cinema di Berlino, Ildikó Enyedi, Nadav Lapid, Adina Pintilie, Mohammad Rasoulof, Gianfranco Rosi e Jasmila Žbanić, hanno annunciato i film premiati con gli Orsi di questa edizione 2021. Il festival, diretto da Carlo Chatrian e da Mariette Rissenbeek, in ragione della pandemia in corso, opererà in due momenti distinti: la giuria, durante la prima fase appena conclusa, ha esaminato e giudicato i film in concorso; mentre la Stampa specializzata, insieme al segmento Market, ha potuto visionare i film in concorso su una speciale piattaforma online. La seconda fase, in programma la prossima estate, presenterà al pubblico berlinese la premiazione ufficiale, con proiezioni all’aperto. Di seguito i film premiati nella sezione Internazionale del Concorso con le relative motivazioni:
- Orso d’oro per il miglior film: Babardeală cu bucluc sau porno balamuc (Bad Luck Banging or Loony Porn) di Radu Jude / Romania
- Orso d’argento – Gran Premio della Giuria: Guzen to sozo (Wheel of Fortune and Fantasy) di Ryusuke Hamaguchi / Giappone
- Orso d’argento – Premio della Giuria: Herr Bachmann und seine Klasse (Mr Bachmann and His Class) di Maria Speth / Germania
- Orso d’argento per la miglior Regia: Dénes Nagy für Természetes fény (Natural Light) / Ungheria
- Orso d’argento per la miglior performance recitativa (miglior attore/attrice): Maren Eggert in Ich bin dein Mensch (I'm Your Man) / Germania
- Orso d’argento per la miglior performance recitativa in ruolo non protagonista: Lilla Kizlinger in Rengeteg - mindenhol látlak (Forest - I See You Everywhere) di Bence Fliegauf / Ungheria
- Orso d’argento per la miglior sceneggiatura: Hong Sangsoo für Inteurodeoksyeon (Introduction) di Hong Sangsoo / Corea
- Orso d’argento per il miglior contributo artistico: Yibrán Asuad für die Montage in Una película de policías (A Cop Movie) di Alonso Ruizpalacios / Messico
Babardeală cu bucluc sau porno balamuc
Motivazione: “L'Orso d'Oro va a un film che ha quella qualità rara ed essenziale di un'opera d'arte duratura. Cattura sullo schermo il miglior contenuto e realtà, mente e corpo, i valori e la parte tangibile del nostro presente nel tempo. Di questo grande momento dell'esistenza umana. Lo fa provocando lo spirito del nostro tempo (Zeitgeist), schiaffeggiandolo e sfidandolo a duello. E mentre lo fa, sfida allo stesso momento il cinema attuale, scuotendo, con lo stesso movimento della cinepresa, le nostre convenzioni sociali e cinematografiche. È un film complesso e allo stesso tempo folle, intelligente e infantile, geometrico e vibrante, impreciso nel senso migliore. Attacca lo spettatore, ne suscita il disaccordo, senza lasciare nessuno a una distanza sicura".
Guzen to sozo
Motivazione: “I dialoghi di questo film iniziano nel luogo in cui, solitamente, finiscono dialoghi e parole degli altri. Ciò accade quando vanno più in profondità, talmente in profondità che, stupiti e turbati, ci si chiede: quanto oltre è possibile approfondire? Le parole di Hamaguchi sono sostanza, musica, materia. All'inizio sembra poca cosa: un uomo e una donna, a volte due donne, si trovano in una stanza dalle pareti bianche. Poi la scena va avanti, e mentre procede senti che l'intero universo, incluso te stesso, è lì, con loro, in questa semplice stanza”.
Herr Bachmann und seine Klasse
Motivazione: “Con un film puoi attirare l'attenzione su grandi problemi mettendo il dito nella ferita o mostrando speranza e ispirando sul come ottenere un cambiamento positivo. Quest'ultima è la strategia che il regista di questo tenero e potente film-documentario ha scelto di seguire. Mantenendo sempre le giuste distanze, il film si concentra su uno di questi “uomini in prima linea” nella nostra società il quale interviene negli anni più formativi dell’esistenza dei nostri figli, influenzando profondamente il loro atteggiamento nei confronti della vita. Letto attraverso gli occhi del regista, questo insegnante è unico: rimodella, ammorbidisce e rende più umani e, grazie a questa umanità, rende molto più efficiente un sistema in crisi: il nostro sistema educativo europeo. Il film mostra quali risultati è possibile ottenere con un rispetto vero, ad una comunicazione sincera e con quella magia che tutti i grandi insegnanti possiedono: accendere nei loro studenti il fuoco della passione attivando la loro fantasia”.
Természetes fény (Natural Light)
Motivazione: “Immagini spaventose e meravigliose, ipnotizzanti, una regia straordinaria e un controllo magistrale di ogni aspetto della professione del filmmaker, una narrazione che trascende il suo contesto storico. Un ritratto di guerra in cui lo sguardo attento del regista ci ricorda ancora la necessità di scegliere tra atteggiamenti passivi e responsabilità individuale”.
Ich bin dein Mensch (I’m Your Man)
Motivazione: “La sua presenza ci ha incuriosito. Il suo fascino ci ha reso empatici. E il suo ventaglio di qualità performanti ci ha permesso di sentire, ridere e fare domande. Nel dar vita con abilità a una sceneggiatura eccellente, supportata dai suoi meravigliosi colleghi e dal regista, ha creato un personaggio memorabile con cui possiamo identificarci, portandoci a riflettere sul nostro presente e sul nostro futuro, alle nostre relazioni e a ciò che desideriamo davvero per noi stessi”.
Rengeteg – mindenhol látlak
Motivazione: “Tra le tante straordinarie miniature di Forest - I See You Everywhere abbiamo trovato una performance particolarmente intensa e memorabile. Lilla Kizlinger porta sulle sue giovani spalle con grazia e illusoria naturale leggerezza una speciale responsabilità. Grazie al potere della sua interpretazione, con la sua intensa presenza, mette a nudo gli strati nascosti della scena, definendo nella sostanza il motivo del film: la minaccia agghiacciante del mondo, quello che i bambini di oggi ereditano da noi adulti. Invece di dircelo, o di spiegarci, assolve il compito ben più difficile di elevare in noi il bisogno di riflettere su domande ossessive e inquietanti del nostro presente. Ci ha incantati e, attraverso l'incanto, ci ha fatto pensare”.
Inteurodeoksyeon
Motivazione: “Più che raccontare una storia, o far procedere la narrazione efficientemente, questa sceneggiatura crea quegli intervalli momentanei tra un'azione e l'altra, dove, per un istante, una verità nascosta della vita umana - luminosa e lucida - viene improvvisamente rivelata”.
Una película de policías
Motivazione: “L'Orso d'argento per lo straordinario contributo artistico va al concept magistrale di montaggio di un'opera cinematografica audace e innovativa che attenua i confini tra finzione e realtà ed esplora in maniera audace la capacità del linguaggio cinematografico di cambiare la nostra prospettiva sul mondo. Svolgendo un ruolo essenziale nel supportare la visione unica del regista, il montaggio analizza abilmente i molteplici strati della realtà e del linguaggio per offrire uno sguardo approfondito e stimolante in una delle istituzioni più controverse del Messico”. Per quanto riguarda Encounters, la nuova sezione che ha introdotto Chatrian nel 2020 al fine di promuovere opere esteticamente audaci, ambiziose, di registi indipendenti e innovativi, la giuria composta da Florence Almozini (France), Cecilia Barrionuevo (Argentina) e Diedrich Diederichsen (Germany), ha deciso: Miglior Film: Nous (We) by Alice Diop Special Jury Award: Vị (Taste) by Lê Bảo Best Director (ex-aequo): Das Mädchen und die Spinne (The Girl and the Spider) by Ramon Zürcher, Silvan Zürcher Best Director (ex-aequo): Hygiène sociale (Social Hygiene) by Denis Côté Special Mention: Rock Bottom Riser by Fern Silva