Senza bavaglio. D’altronde Edoardo Bennato non ne ha mai voluti. Il cantautore napoletano è famoso per dire pane al pane e pizza alla pizza. Anche in questo "Non c’è" canta le contraddizioni della società, il "mistero della Pubblica Istruzione", l’universo femminile con la solita ironia attualizzata ed esasperata fino al paradosso. Insomma è un Bennato non omologato quello che si racconta a Marina Mistretta, durante lo "Speciale Weekend" in onda oggi alle 9 e domani alle 6 e alle 17 su Rgs.
"La favola rock del ragazzino che suona per strada è diventata un po’ simbolo di questo modo di fare musica – ricorda –. Quando il mio primo produttore Ricordi di «Non farti cadere le braccia», mi disse che era meglio che continuassi la mia carriera di architetto, lasciando perdere la musica, io decisi di provarci lo stesso. Mi misi per strada a suonare un tamburello fatto da me: passarono giornalisti famosi, mi notarono, mi invitarono a salire sul palco e da lì in poi è cominciata l’avventura".
In "Non c’è" sono forti le sue due anime rock: la versione della "prima ora" e quella strettamente attuale. Un disco che si sfoglia come un qualsiasi quotidiano che uscirà domani mattina e si legge come il manifesto della realtà. Frasi come "Salviamo il salvabile" e "Una di notte c’è il coprifuoco" rimbalzano dalle prime pagine e nei titoli dei tg diventando le "cantilene" di questi giorni; cosi tanti altri ritornelli di canzoni vecchie e nuove di questo album.
"Ho preso spunti dalla vita di tutti i giorni, da questo momentaccio che stiamo vivendo: ne parlo, ne scrivo. Io non faccio poltrone, ma faccio musica: corro il rischio che le mie canzoni non piacciono, ma non le cambierei per nulla al mondo".
"La realtà è tutta da rifare, è la vita che non si può fermare" canta Bennato. "Mi sono sempre sentito sul pezzo, tanto per parlare come voi giornalisti" ride. Sarcastico, provocatore, in questo album si presenta come il direttore di un giornale ideale che racconta il futuro, con la sua capacità di leggere ciò che è stato e di anticipare i contenuti di ciò che sarà. Un cd in cui ci sono otto inediti e quindi grandi successi, da "Mangiafuoco", a "Cantautore", "Bravi ragazzi" e "Feste di piazza", "L’isola che non c’è", "La verità", "Le ragazze fanno grandi sogni", canzoni di un tempo acquistano un suono nuovo, grazie agli ottimi arrangiamenti e al sound della band di Edoardo.
In "L’uomo nero" c’è la collaborazione di Clementino ("Con lui c’è una bella intesa, un giorno una canzone, l’altro una pizza. La pensiamo in maniera identica su tante cose, io ho aggiunto il brano e lui ha aggiunto il rap"), mentre Morgan è il gradito ospite di "Perché". "Tornare dopo tutto questo con un album di soli brani inediti sarebbe stato sin troppo ovvio. Ho colto invece l’invito a riarrangiare, risuonare e ricantare alcune pezzi del passato. È proprio questo lo spirito per andare avanti. Con tanti amici".
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